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Gabbani, da Berceto al podio di Sanremo

Gabbani, da Berceto al podio di Sanremo

di Margherita Portelli

15 Febbraio 2017, 13:52

La sagoma di uno scimmione si agita dietro le pareti di carta di riso. Siamo a Berceto, mancano pochi giorni all’inizio del Festival di Sanremo quando Francesco Gabbani - incoronato sabato notte re dell’Ariston - si agghinda da monaco zen e, inconsapevole del successo che lo sta per travolgere, davanti a una macchina da presa attacca: «Essere o dover essere? Il dubbio amletico...».

Forse non tutti lo sanno, ma il video di «Occidentali’s Karma», il brano che ha trionfato a Sanremo (e già si preannuncia un tormentone) è stato girato proprio nel nostro Appennino, al monastero Samboji - Il tempio dei tre gioielli, località Pagazzano. Qui, 17 anni fa, il maestro Tetsugen Serra ha fondato uno fra i pochi monasteri zen in Italia, per dar modo a chiunque di scoprire il proprio lato spirituale. Niente «internettologi» o «selfisti anonimi», per intenderci, al Samboji vivono monaci residenti e vengono accolti tutti coloro che intendono intraprendere un ritiro spirituale più o meno lungo.

La domanda vien da sé: come ci è finito, Gabbani, a Berceto? «Lo staff dell’artista ci ha contattati spiegandoci che il cantante, il quale da tempo si interessa di filosofia orientale, avrebbe voluto girare il video della propria canzone nel nostro monastero - spiega la monaca Sabrina Koren Montemurro -. Per noi, ovviamente, è stata una proposta nuova e inaspettata, ma ci siamo detti che sarebbe stato giusto accettare». Anche se nel pezzo «Occidentali’s Karma» si ironizza, in modo provocatorio, su quel goffo tentativo di «scimmiottare» le abitudini dell’Oriente, alla ricerca di una pace interiore sempre più lontana dal nostro affannato quotidiano, i monaci del Samboji hanno creduto positivo mettere a disposizione gli spazi del monastero per la clip. «È vero, Gabbani “prende in giro” chi si avvicina per moda alla meditazione, alla filosofia e alle discipline orientali, ma noi crediamo che fare i conti con i tempi che viviamo sia doveroso - continua Koren -. Non è detto, insomma, che chi si avvicina a questo mondo perché affascinato da un trend che forse non comprende del tutto non possa poi approfondire con una riflessione vera questa cultura e scoprire nuove consapevolezze».

Gabbani (che era già stato a Parma lo scorso anno, esibendosi a «Gola Gola») e il regista Gabriele Lucchetti hanno girato il video a fine gennaio, in un solo giorno. «Sono stati tutti molto rispettosi del luogo in cui si trovavano - specifica la monaca -. Le riprese, infatti, si sono svolte nella sala di pratica, dove si medita, ma tutta la band e i tecnici hanno mostrato il giusto riguardo nei confronti dell’ambiente». Credere che i monaci abbiano tifato per lui, nel corso della kermesse, però, è pretendere troppo. «Eravamo in ritiro spirituale, e comunque qui non abbiamo la televisione - sottolinea Koran -. Non siamo di certo degli eremiti distanti dal mondo, ma non abbiamo seguito il Festival. Scoprire però che Francesco aveva vinto è stata una bella sorpresa e siamo davvero felici per lui». Samboji è un monastero zen con una comunità residenziale laica e monastica femminile e maschile, che segue la via dello zen. «Siamo nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano e questo luogo rispecchia perfettamente la filosofia zen - spiega Koren -. Qui c’è modo di entrare in contatto con la natura e il suo silenzio». Tutto l’anno, al Sanboji si svolgono ritiri zen intensivi e si offre ospitalità a chiunque voglia trascorrere un periodo di silenzio e pratica meditativa. Primati e cantautori compresi.

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