×
×
☰ MENU

Il Parma vuole la qualificazione

Il Parma vuole la qualificazione

24 Maggio 2017, 12:47

Sandro Piovani

«Ci sarà da soffrire, tutti insieme»: lo ha detto ieri Roberto D'Aversa, alla vigilia della sfida di stasera tra Parma e Piacenza (stadio Tardini, ore 20,30). Forse sapeva già che non avrebbe avuto a disposizione Alessandro Lucarelli (il capitano è out per una contrattura al polpaccio sinistro, come riporta il sito ufficiale del Parma). E certamente sapeva già che anche Baraye oggi rischia di non giocare (anche lui per un problema al polpaccio, pronto il giovane Edera). Tra l'altro il forfait di Baraye passa da un altro indizio: al posto dell'infortunato Lucarelli è stato chiamato il giovane attaccante della Berretti Mastaj.

Sarà un caso, ma domenica scorsa D'Aversa ha rinunciato, per la panchina, al terzo portiere, procurandosi così una opzione in più per eventuali sostituzioni. Ecco perché. a freddo, lo 0-0 dell'andata deve essere considerato un buon risultato. Che permette stasera ai crociati di avere a disposizione due risultati su tre per passare il turno. Il Piacenza infatti, per approdare ai quarti di finale di questi play-off di Lega Pro, può esclusivamente vincere. Un pareggio o una vittoria del Parma darebbero la qualificazione ai crociati.

Sono premesse scontate che però possono aiutare a presentare la gara come difficile e scorbutica: il Piacenza probabilmente cercherà di tenere il pareggio sino agli ultimi venti-trenta minuti di gara per cercare poi di sorprendere il Parma. Attenzione, perché il Piacenza è ben organizzato e lo ha dimostrato proprio domenica. Anche se, nel momento in cui Franzini ha cambiato qualcosa, sono arrivate le occasioni per il Parma. Tanto che il tecnico del Piacenza è tornato quasi subito al sistema di gioco iniziale.

Insomma giusto temere l'avversario ma giusto anche pensare alle qualità di un Parma forte in difesa, che non prende gol da tre gare consecutive. Il vero nodo per i crociati riguarda l'attacco. Con Baraye in dubbio e comunque se dovesse giocare certamente non sarà al top, ci sono da registrare le crisi di gioco e di gol delle altre due punte crociate, Calaiò e Nocciolini. La speranza è che stasera ci zittiscano con la «partita perfetta», cancellando d'un colpo queste considerazioni. Per farlo però servirà più «unità d'intenti», visto che in questo ultimo periodo la classe dei singoli, da sola, non è bastata. Per questo servirà uno sforzo in più dei centrocampisti: l'unico inserimento dalla linea mediana (di Munari), domenica scorsa, ha prodotto la più bella azione del Parma.

Altro capitolo lo meritano le palle inattive: dai corner alle punizioni serve più reattività. Il lavoro di D'Aversa spesso si concentra su questi particolari che fanno la differenza.

In ogni caso il primo e unico obbiettivo deve essere quello di passare il turno. E per il calcio champagne possiamo anche aspettare.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI