LUCA PELAGATTI
Il cliente ha sempre ragione. Soprattutto quando ha le tasche gonfie di soldi e spende senza pensare. Se questo vale, in genere, per ogni commercio è ancora più vero nel mondo sotterraneo dello sballo. Dove c'è il pubblico normale, quello che si accontenta di una dose comprata per strada dal solito cavallino in bici.
E c'è poi il cliente vip, che vuole il meglio - la droga più pura e potente - e pretende di essere assecondato in ogni desiderio. Non badando a spese.
Era questo il target che si era scelto un nigeriano 31 enne, residente in città e con un permesso di soggiorno, che aveva deciso di diventare un imprenditore nel market della polverina. Selezionando il meglio.
Ad incastrarlo sono stati gli uomini del Nucleo investigativo dei carabinieri che seguendo una traccia sottile sono riusciti a ricostruire le dimensioni dell'attività del nigeriano che non spacciava in casa proprio o in strada. No, l'uomo che si era creato una propria rete di clienti definiti dai militari stessi «di elevato livello sociale» si limitava ad attendere le chiamate al cellulare con l'ordine della coca. Quindi partiva e consegnava la sostanza.
Se il cliente poi aveva fretta nessun problema: il nigeriano prendeva il taxi e nel giro di pochi minuti era in grado di rifornire il committente. La spesa in più, era ovvio, era caricata sul costo della coca che veniva smerciata ad un prezzo oscillante tra i 40 e gli 80 euro a dose. In funzione, della qualità e degli extra, come il taxi.
Si trattava per di più di un giro ben avviato: tenendo d'occhio alcuni tra i consumatori i carabinieri sono riusciti a dimostrare oltre 120 cessioni di droga in alcuni mesi. E tra questi anche famiglie in apparenza normali, padre, madre e figli, che si sono praticamente rovinate arrivando ad acquistare rifornimenti di cocaina anche cinque volte in una sola serata.
In ognuno dei casi lo spacciatore nigeriano attingeva alle proprie ricche scorte e portava a casa la polverina. Questo fino all'altro giorno quando le manette sono scattate e il pusher è finito in cella in via Burla. Ora dovrà comparire davanti al giudice mentre la sua clientela danarosa e adusa allo sballo dovrà cercare un nuovo fornitore. Pronto a correre quando il desiderio di una dose inizia a bruciare. E quelle sono passioni che si pagano. Davvero carissime.
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