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La costringono a fermarsi e cercano di salire in auto

La costringono a fermarsi e cercano di salire in auto

09 Gennaio 2017, 09:43

Michele Ceparano

«Hanno tentato di aprire la portiera e di salire sulla mia auto». Davvero una brutta avventura quella vissuta da una ragazza in via Sidoli, sabato sera intorno alle 20. Pochi istanti in cui la sua prontezza di riflessi probabilmente ha però fatto la differenza, facendo sì che se le cavasse con una buona dose di paura e basta. E' lei stessa che ha contattato la Gazzetta per raccontare l'episodio spiacevole che le è accaduto. Non solo, ha voluto anche lanciare un appello alle altre donne perché stiano attente. Anche quando sono alla guida. «Stavo percorrendo in auto via Sidoli - ritorna a quei momenti - e con me a bordo c'era una mia amica. All'altezza della rotatoria (quella nei pressi dell'edicola, ndr), tre ragazzi molto giovani, che penso fossero stranieri, si sono buttati in mezzo alla strada con le mani alzate, costringendomi a fermarmi. Io stavo andando piano, come faccio di solito, inoltre quando si affronta una rotatoria la velocità è davvero minima. E loro hanno avuto buon gioco a mettersi sul mio cammino».

In quei secondi parecchie domande hanno affollato la mente della ragazza. «Sarà qualcuno che ha bisogno?» si è chiesta. Invece, ha prevalso la decisione di non fidarsi. Di questi tempi, infatti, la prudenza non è mai troppa. Anche perché, a un primo sguardo, non le sono sembrati in cerca di aiuto. E, conferma lei, «neppure ubriachi». «Io ho avuto la prontezza di riflessi di chiudere al volo le portiere - continua -. Quando sono sola in auto lo faccio sempre ma c'era la mia amica con me, era appena salita, dovevamo scendere dopo poco. Insomma, stavolta non l'avevo fatto. Meno male che ho chiuso». Quello che è accaduto immediatamente dopo le ha dato ragione. «Uno di questi ragazzi - spiega - si è attaccato alla maniglia della portiera posteriore, dal lato del passeggero e ha tentato di aprirla. Tutto questo in una frazione di secondo. Quando l'ha trovata chiusa, si è allontanato e anche gli altri si sono spostati davanti alla macchina».

Per evitare che in qualche modo la bloccassero, la ragazza, con una prontezza degna di un pilota di Formula 1, ha ingranato. «Io sono ripartita al volo - aggiunge - e, quando sono stata lontana, ho telefonato ai carabinieri raccontando loro il fatto». Questo episodio l'ha turbata molto. «Io non so che cosa avessero intenzione di fare - spiega -. Non so se volevano solo farci uno scherzo. Forse hanno visto due donne e volevano divertirsi un po' a spaventarci. Comunque, qualsiasi cosa avessero in mente è un comportamento che non va bene. Uno non può mettersi in mezzo alla strada, fermare un'auto e, soprattutto, cercare di aprire la portiera». La ragazza si fa altre domande: «Se fossi stata sola? Se la portiera non fosse stata chiusa in tempo? Se ci fosse stata una donna meno reattiva alla guida?». Poi avverte le donne che vanno in auto da sole, e non soltanto dalle parti di via Sidoli: «State con gli occhi aperti e tenete le portiere chiuse. Non si sa mai chi potete incontrare».

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