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La Massese resta piena di pericoli

La Massese resta piena di pericoli

23 Settembre 2017, 12:18

Enrico Gotti

Il nuovo anno scolastico è iniziato. Cosa è stato fatto per mettere in sicurezza la strada massese? Cosa è cambiato nel tratto di strada di Cascinapiano, a Langhirano, dove nel gennaio di quest’anno perse la vita un ragazzo di diciassette anni, Filippo Ricotti, mentre attraversava la strada per prendere la corriera?

Molto poco, a prima vista, al punto che in tanti si chiedono cos'altro bisogna aspettare per vedere attuate delle migliorie.

Facciamo il punto della situazione, dai lampioni al progetto annunciato di nuove rotatorie, nei tratti più pericolosi della strada massese.

Ogni giorno circa 18mila auto, moto e mezzi pesanti percorrono l’arteria di traffico che collega Parma con l’Appennino. Da una serie di rilevazioni “nascoste”, cioè non segnalate con cartelli emerge che pochi automobilisti rispettano i limiti di velocità; e allo studio ci sono soluzioni per rallentare la velocità delle auto. Nel frattempo, all’altezza dell’incrocio per Vidiana e Casatico, sono stati installati quattro lampioni, nel luogo dove fu travolto Filippo. Sono stati posizionati e accesi nel mese di luglio. Fino ad allora quella zona, in cui studenti attraversavano la strada per raggiungere la fermata dell’autobus, era immerso nel buio alla mattina. Di dossi e strisce pedonali, che chiedevano alcuni residenti, non c’è però traccia.

Va avanti, intanto, il progetto da 2,7 milioni di euro per realizzare tre rotatorie, nell’incrocio per Torrechiara, nella svolta per Vidiana e Casatico e nell’incrocio per Riano e Cozzano.

«Ci stiamo lavorando, non siamo fermi – dichiara Giordano Bricoli, sindaco di Langhirano - Come unione dei comuni abbiamo fatto un progetto definitivo per la messa in sicurezza di tutta la strada Massese. Stiamo lavorando con Provincia e Regione per ottenere le risorse. Ci sono rotatorie in alcuni punti, attraversamenti stradali, semafori in alcuni punti da valutare con illuminazioni adeguate. Il progetto è già pronto, stiamo cercando i finanziamenti avremo un incontro in regione, è un intervento che interessa anche i Comuni di Tizzano e Palanzano e Monchio».

«Noi abbiamo stanziato 400 mila euro sul progetto della messa in sicurezza della massese. - dichiara Giampaolo Serpagli, assessore alla viabilità della Provincia, ente che ha la competenza sul tratto di strada -. Sono fondi reali, provengono da alienazioni, quando arriveranno le altre risorse si potranno appaltare i lavori. Si tratta di una riqualificazione della Massese, che va a rallentare il traffico e salvaguarda i pedoni, è stato fatto in collaborazione con il Comune e l’unione montana la progettazione è stata ultimata».

Cosa è stato fatto finora sulla strada? «Sono stati messi i lampioni, sono stati posizionati i dossi su strada Vidiana, che è una strada di competenza comunale» risponde Bricoli.

«Abbiamo fatto tante asfaltature sulla Massese quest’estate, abbiamo messo in sicurezza la via, riparato i danni di una frana. Ci sono stati numerosi interventi, abbiamo speso più di 200mila euro per asfaltature e sistemazioni, è una strada particolarmente attenzionata».

Sulla Massese, in queste ultime settimane, sono scomparse le linee sull’asfalto, all’altezza di Torrechiara, e non è più segnalata la corsia per chi si immette in una strada ad alto traffico.

«Le asfaltature sono state fatte ad agosto, la segnaletica sarà rifatta a brevissimo – replica Serpagli - la rifacciamo su tutte le strade, a metà ottobre ridisegneremo tutte le strisce».

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