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«La Vela» in stato di abbandono

«La Vela» in stato di abbandono

di Damiano Ferretti

11 Dicembre 2017, 11:57

Ladri, rifiuti, droga: non c'è pace. Ma qualcuno "resiste". Parlano i commercianti

«Qui non si tratta solo di semplice degrado e abbandono di rifiuti; c’è soprattutto una questione di sicurezza perché tra spaccio di droga e la presenza di coppiette, anche durante il giorno, sembra davvero di essere nel Bronx: ci sentiamo totalmente abbandonati e alla notte, ma non solo, viviamo nel terrore che qualche malintenzionato possa entrare all’interno dei nostri negozi».

Negli occhi dei titolari delle - ormai poche - attività rimaste aperte all’interno del centro commerciale «La vela», si intravede tutta la rassegnazione che va a braccetto con la rabbia e la disperazione per la crescente situazione di degrado di questa «terra di nessuno» - così come la definiscono da queste parti - immersa nella campagna tra San Prospero e il Moro, oltre il livello di guardia ormai già da qualche anno.

Il polo commerciale «La vela» ha una superficie totale di 22 mila metri quadrati con 1.200 posti auto, senza galleria chiusa come i normali centri commerciali bensì una galleria aperta come il Barilla Center.

Non sono trascorsi nemmeno sei anni dall’inaugurazione (aprì i battenti, infatti, a marzo 2012) ma l’elenco dei raid è davvero lungo e, ora, le attività commerciali ancora operative sono sei: Arcadia super store, carrozzeria Cremona, Stop and Go, Galloway, il centro scommesse Sisal Wincity ed un centro massaggi.

In tutti gli altri negozi chiusi campeggiano, invece, cartelli come questi: «affittasi», «vendesi», «chiuso per cambio gestione» e «prossima apertura».

Un vero e proprio centro commerciale fantasma, quasi una zona franca dove tutte le «attività» sono concesse, soprattutto dopo il tramonto, quando l’ambiente diventa spettrale.

Oltre alle erbacce che crescono rigogliose anche davanti ai negozi chiusi, c’è una mole impressionante di rifiuti, anche ingombranti e pericolosi, abbandonati dappertutto: sul terreno fanno capolino, materassi, scatoloni, indumenti, poltrone, scarti edili e contenitori in plastica e in vetro; e dulcis in fundo, da qualche mese c’è chi ha pensato, addirittura, di allevare delle galline e di custodirle in una improbabile struttura fatta di bancali e scatoloni, ovviamente posizionata di fianco ad una montagna di rifiuti.

«Speriamo che il centro si riprenda perché adesso è una vera desolazione - auspica Danilo Cremona, della carrozzeria “Cremona” -: in questi anni, ci siamo rivolti più volte alle forze dell’ordine e alle Istituzioni per segnalare tutti i problemi, in primis l’abbandono di rifiuti, che attanagliano “La vela” e noi - ci tiene a sottolinearlo - cerchiamo ogni giorno di tenere pulito e di togliere i rifiuti abbandonati nelle vicinanze delle nostre attività».

C’è chi, addirittura, ha optato per una soluzione estrema. «Da più di due anni, durante le ore notturne, io e mio fratello abbiamo deciso di fermarci a dormire all’interno del negozio - rivela Mario Gruzza, titolare del negozio “Stop and Go” -: è diventata l’unica soluzione per evitare i furti».

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