La sua era una forza gentile, di quelle che muovono il mondo con il sorriso. Mariuccia Silva ha dedicato la vita al volontariato, ha saputo motivare tante persone perché offrissero il loro tempo e la loro esperienza agli altri. A Langhirano ha organizzato e fatto nascere due realtà: l’Avoprorit e l’Auser. Oltre ad essere stata presidente a livello locale delle due associazioni, è stata economa provinciale di Avoprorit e vice presidente provinciale di Auser. Al di là delle cariche, era una silenziosa pioniera della solidarietà, preferiva che i riflettori fossero puntati non su di lei ma su tutti i volontari. In questi anni ne ha conosciuti tanti e ora, nel momento del lutto, sono vicini ai familiari. Mariuccia è morta domenica, aveva 78 anni, era nata il 3 ottobre 1938. «Per lei venivano sempre prima gli altri. – spiega Flavia, amica e collega di Auser - Se appena poteva aiutava tutti, era nel suo carattere. Aveva un cuore grande. Era una colonna portante dell’associazione». Originaria di Langhirano, aveva lavorato come dipendente del Comune di Parma; una volta in pensione, si era occupata di Auser, era stata una dei primi soci, nel 1992. Il presidente, Arnaldo Ziveri, la ricorda come una «persona splendida»: «Prima di ammalarsi – scrive Ziveri - quasi un anno fa in Auser ricopriva la responsabilità della stipula delle convenzioni con i Comuni e con gli enti pubblici, coordinava i Coordinatori della zona Montagna Est e faceva la coordinatrice dell’attività dei volontari che operavano nel Comune di Langhirano. Mariuccia era instancabile, presente in ogni occasione e per noi e per la Comunità di Langhirano è stata una grande perdita». Lascia un vuoto anche nei volontari dell’Avoprorit, (Associazione Volontaria Promozione Ricerca Tumori), che la ricordano con queste parole: «Sono tante le cose che si possono dire di Mariuccia Silva, che è stata per circa vent’anni la presidente dell’associazione Avoprorit di Langhirano. E per circa otto anni economa provinciale. Per noi di Avorprorit ha rappresentato una pietra miliare. È stato un lungo percorso quello che abbiamo fatto insieme tra le mura di una sezione, e tra la gente fuori. Sei riuscita con la tua insindacabile professionalità a creare una squadra forte e motivata. Sei stata una grande organizzatrice, ideatrice di tante manifestazioni a carattere benefico, per poter poi destinare i fondi raccolti per borse di studio per la ricerca medica e per acquistare strumentazioni medico scientifiche per i vari reparti ospedalieri e per effettuare i vari screening per la prevenzione dei tumori». «Abbiamo avuto la notizia della tua morte all’inizio della celebrazione della messa di Sant’Agata, patrona della nostra associazione, da te voluta. - continua la lettera - Sapevamo della tua malattia, che hai portato avanti con grande dignità, riuscivi sempre a minimizzare. È davvero una grande perdita, non solo per noi, ma per tutto il mondo no profit e dell’impegno sociale. Cara Mariuccia, grazie. Una parte della nostra associazione se ne va via con te, ma rimarrai per sempre nei nostri cuori».
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata