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Miss Italia torna a Salso?

Miss Italia torna a Salso?

05 Marzo 2017, 10:58

Egidio Bandini

Ormai sembra qualcosa di più d’una semplice «voce»: il ritorno di Miss Italia a Salsomaggiore parrebbe essere, addirittura, imminente.

Per saperne di più, abbiamo parlato con colui che, stando alle più accreditate indiscrezioni, dovrebbe essere uno dei principali attori del riavvicinamento di Patrizia Mirigliani e del suo concorso di bellezza alla città termale: Pierluigi Negri, proprietario del nuovo Grand Hotel Salsomaggiore, in procinto di aprire i battenti.

«Non posso smentire, né confermare – dice Negri – ma nemmeno nego che ci siano stati contatti piuttosto serrati. Abbiamo messo in campo proposte e idee, da una parte e dall’altra. Per il momento, però, parlarne è senz’altro prematuro».

La domanda, però, che tutti a Salso si stanno facendo è: «Ma, alla fine, quanto costerebbe riportare Miss Italia a Salsomaggiore e, soprattutto, sarebbe un ritorno positivo per la città?» Proviamo a rispondere con ordine: l’ultima edizione di Miss Italia a Salso, risale al 2010 e costò qualcosa come 1,6 milioni di euro, di cui ben 600mila a carico del Comune. Così l’allora sindaco Massimo Tedeschi, nell’intervista a Tvblog.it, disse basta: «È una questione esclusivamente di carattere finanziario. Purtroppo non ci sono i soldi. Il Comune ha dovuto ridurre il bilancio di tre milioni nel 2011 rispetto al 2010. Quest’anno 600mila euro per Miss Italia proprio non li abbiamo. Purtroppo».

Si potrebbero coprire oggi, in piena crisi, questi costi? Per Corrado Testa, presidente provinciale di Confesercenti, il ritorno di Miss Italia, anche dal punto di vista economico, sarebbe possibile: «Miss Italia di nuovo a Salso? Mi piacerebbe – dice Testa – e come a me piacerebbe anche a molti amici dell’entourage del concorso, con i quali sono rimasto in contatto. È un’idea da non scartare a priori, ma certamente da rivedere assieme all’amministrazione, perché il ritorno di Miss Italia (come del campionato mondiale della pizza e del premio selezione Bancarella), porterebbe visibilità alla città, lavoro e fiducia per i salsesi. Non sono momenti facili – conclude Testa – ma certamente il concorso costerebbe meno ed essendo, com’è sempre stato, un progetto speciale, potrebbe attingere a fondi europei che, l’abbiamo dimostrato, non siamo molto bravi ad andarci a prendere. Il ritorno di Miss Italia, però, lo vedo legato indissolubilmente all’apertura dell’ex Centrale, dal momento che la situazione alberghiera a Salso è in crisi e registriamo ancora nuove chiusure. Molto dipenderà anche dal saper intrecciare buone relazioni con le istituzioni fuori da Salso».

Dello stesso avviso l’attuale sindaco Filippo Fritelli: «Personalmente ritengo che un ritorno di Miss Italia, in termini di immagine e in termini di identità della nostra città, possa essere considerata per Salsomaggiore una riconquista. Oggi, però, potremmo solo riconsiderare l’ipotesi di una manifestazione nuova, mutata, pronta ad una ripartenza, cambiata nel format e nell’offerta al pubblico, l’impegno potrebbe andare di pari passo al ritorno in Rai e quindi alla riconquista dei circuiti televisivi primari e dei cast artistici più forti. Ho constatato in questi anni da Sindaco che il nome di Salsomaggiore è indissolubilmente legato nell’immaginario collettivo alla manifestazione di Miss Italia, un connubio che, all’epoca, era stato fortunato per entrambi e che oggi potrebbe avere un senso solo in caso di una ripartenza complessiva di tutta la città». Insomma, diceva un famoso motto: “Se son rose…”.

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