Segnatevi questa data: 5 ottobre. Perché è da quel giorno, e solo da allora, che potrete pensare ad andare in vacanza. O meglio: le ferie potrete godervele anche prima se sceglierete come meta la Riviera romagnola o le spiagge dell'Egeo o dell'Andalusia. Ma se avete mire più esotiche, se puntate magari ai Caraibi o alle sterminate strade del Midwest, allora rassegnatevi: questa sarà un'estate da agriturismo dietro casa.
Aspettate però ad imprecare: la responsabilità non è del terrorismo o di questa crisi che sembra non voler finire più. No, la colpa è del passaporto che per tutti gli italiani è lo strumento con cui partire. Mentre per i parmigiani è un sogno. Anzi, una chimera.
Se infatti un nostro concittadino decidesse di chiedere agli uffici della questura un nuovo passaporto per l'espatrio dovrà aspettare 116 giorni anche solo per poter avere l'appuntamento per la consegna della documentazione. A questo tempo occorre aggiungere poi i quindici giorni circa necessari per per la preparazione del libretto. E quindi la prima data utile per un viaggio oltremare slitta più o meno intorno ai giorni dei Morti.
«Saranno i tempi tecnici stabiliti dalla legge», potrebbe osservare un ottimista. Ma la realtà è ben diversa: si, perché i nostri connazionali, da nord a sud, devono aspettare qualche giorno o qualche settimana. Noi quattro mesi.
La riprova si ottiene collegandosi al sito internet dove è necessario iscriversi per ottenere l'appuntamento con l'ufficio della questura e facendo il test, a caso, in diverse città. Spiace dirlo: il confronto è avvilente.
Un abitante di La Spezia che si fosse iscritto ieri avrebbe avuto l'appuntamento per stamattina, anche se solo al commissariato di Sarzana. Se uno preferisce invece gli uffici centrali della questura della città del golfo dovrà aspettare domani.
Un reggiano invece, che avesse cercato l'appuntamento più veloce lo otterrà per il prossimo 21 giugno. Sono in tutto 10 giorni d'attesa.
Appena peggio va a Mantova: si aspetta il 27 (due settimane) e ci si presenta in piazza Sordello con foto e documenti. Miracoli del nord Italia? Non proprio. Anche a Catania, Sicilia profonda, i posti per avere il passaporto nella questura di viale Africa si ottengono in meno di quindici giorni. Va appena peggio a Modena: nella provincia della Ferrari i primi giorni disponibili sono quelli del 6 luglio nel commissariato di Mirandola. Se poi uno si incaponisce e sceglie Carpi la data slitta all'11 luglio. Significa l'attesa di un mese: ricordando i nostri 116 giorni non si trattiene l'invidia anche se proseguendo il test, facilmente riproducibile per chi abbia voglia di mettersi alla prova, si scopre che Milano obbliga i suoi cittadini ad aspettare fino al 31 luglio. Ma almeno offre la possibilità di scegliere tra quattro commissariati, da da Porta Ticinese a Scalo Romana, da Garibaldi a Quarto Oggiaro. Il giorno successivo, primo agosto, i commissariati addirittura salgono a sedici. Tutto bene quindi tranne che a casa nostra? Non proprio. Il capoluogo della nostra regione, Bologna, infatti è messo peggio di Parma. Frugando nel sito dove ci si deve registrare si scopre che non ci sono date disponibili nè a breve nè a lunga scadenza. Come dire: volete il passaporto? Allora preparatevi ad aspettare. Ma non si sa quanto. E considerando che si viaggia per vacanze e piacere ma anche per lavoro, studio e salute sembra che la risposta delle nostre istituzioni non meriti certo la sufficienza. Anche se poi le sorprese non mancano. E vengono da dove non te le aspetti: Napoli, spesso citata come città difficile dove la prassi è tirare a campare, lascia senza parole: chi si fosse iscritto al sito nella giornata di ieri, domenica, potrà presentarsi per avere il passaporto già oggi. Non solo: si può scegliere in quale ufficio tra quelli di Capri, Ischia e Sorrento. Ma forse se abiti in posti così belli il passaporto non serve. Basta sedere tranquilli e godersi il mare.
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