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Poco vento ma parchi chiusi: è protesta

Poco vento ma parchi chiusi: è protesta

07 Marzo 2017, 09:55

Gian Luca Zurlini

Per la terza volta in meno di una settimana la Cittadella e il Parco Ducale sono stati chiusi ieri pomeriggio a causa del vento che soffiava sulla città.

Ieri, però, quando gli addetti dell'Ivri e i vigili urbani sono andati in Cittadella per fare uscire le tante persone che si trovavano all'interno delle mura farnesiane, è scattata la protesta dei frequentatori, che già domenica si erano trovati a fare i conti con un'improvvisa chiusura a metà pomeriggio quando il vento aveva già cessato di soffiare. E alcuni di loro hanno telefonato alla «Gazzetta» criticando il troppo zelo del Comune: «E' giusto che si chiudano i parchi quando c'è pericolo per le persone, ma la nostra impressione è che ultimamente si stia esagerando con la prudenza. In primo luogo, in questo periodo dell'anno le piante sono ancora senza foglie e dunque il rischio è molto minore. Ma soprattutto va detto che sia oggi (ieri per chi legge ndr) che domenica la chiusura è stata effettuata quando il vento era ormai calato».

La prima misura precauzionale era arrivata mercoledì scorso, poi altre due sono arrivate in successione fra ieri e domenica. E proprio questa frequenza ha irritato gli abituali frequentatori delle aree verdi: «Negli anni scorsi i parchi venivano chiusi quando il vento soffiava veramente forte e comunque avveniva alcune volte nell'arco di un anno. Adesso è successo 3 volte in sei giorni e ci sembra che sia davvero troppo». I cittadini che hanno telefonato alla «Gazzetta» dicono che «l'impressione è che sia cambiato qualcosa a livello di direttive comunali. Però non è possibile che ogni volta che arriva un po' di vento adesso si chiudano i parchi principali, anche perché i casi sono due: o ci sono delle piante davvero malmesse, e allora il pericolo è costante, oppure si vuole essere più realisti del re, con il risultato di creare soltanto disagi ai frequentatori. Speriamo che in futuro ci possa essere il ritorno all'abitudine anche del recente passato, dove non ci sono mai stati casi di troppa solerzia, come è stato sicuramente quello di domenica, quando persino i vigili erano imbarazzati, perché di vento, a metà pomeriggio, non ce n'era più nemmeno uno spiffero».

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