Solomon trasferito a Piacenza

Michele Ceparano

Solomon Nyantakyi trasferito a Piacenza. Il ventunenne di origine ghanese che l'11 luglio scorso ha ucciso nell'appartamento di famiglia in via San Leonardo 21 la madre Patience e la sorellina Maddy, ha lasciato ieri la casa circondariale di via Burla, dove divideva la cella con un altro omicida ed era guardato a vista 24 ore su 24 per paura che potesse farsi del male.

Solomon, che era arrivato a Parma sabato, è stato trasferito al Rop, il reparto di osservazione psichiatrica del carcere piacentino. Una destinazione che dovrebbe garantirgli quelle cure di cui, da più parti, si sostiene che il ventunenne abbia bisogno. Cure che il carcere di Parma, non disponendo di un presidio psichiatrico, non poteva garantire.

Che Solomon abbia problemi psichici lo dimostrerebbe anche il fatto che, dopo essere stato arrestato a Milano, il ragazzo era stato messo in un presidio psichiatrico carcerario del capoluogo lombardo. A Parma invece aveva trovato posto nel Reparto minorati fisici in cui sono reclusi i detenuti malati. Il giovane avrebbe comunque bisogno di cure, come dimostrano le parole dette nell'ultimo interrogatorio («Le ho uccise perché erano possedute dal diavolo») davanti al pubblico ministero Paola Dal Monte e al dirigente della Squadra Mobile Cosimo Romano. Del resto sono giorni, praticamente da quando Solomon è arrivato a Parma sabato scorso, che vengono lanciati allarmi.

Appena lunedì pomeriggio erano stati il garante dei detenuti Roberto Cavalieri e la senatrice reggiana del Gruppo Misto Maria Mussini a parlare del caso Solomon. «Questo ragazzo - aveva dichiarato Cavalieri - è incompatibile con il carcere di Parma. Qui non esiste alcun tipo di servizio che possa venire incontro ai suoi bisogni che sono quelli di essere curato».

Alle sue parole avevano fatto eco quelle della senatrice che aveva ricordato come «dopo la sacrosanta chiusura degli ospedali psichiatrico-giudiziari, non sono state attivate una serie di situazioni adeguate per le persone che hanno bisogno di cure».

Che il trasferimento di Solomon fosse imminente l'avevano confermato anche le parole del suo avvocato Vincenzo Agostino Cecere. «La procura ha già disposto - aveva dichiarato il legale - accertamenti tecnici urgenti sullo stato di salute psichica del mio assistito».