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Inaugurato il Davines Village, la «casa» della bellezza sostenibile

Inaugurato il Davines Village, la «casa» della bellezza sostenibile

13 Settembre 2018, 11:12

LUCA MOLINARI

La nuova casa della bellezza sostenibile di Davines e [comfort zone] è realtà. L’inaugurazione della sede dei due marchi del settore della cosmetica è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri a Roncopascolo, alla presenza di numerose autorità e rappresentanti del mondo economico. Al posto del tradizionale taglio del nastro è stato simbolicamente piantato, dal presidente Davide Bollati, dalla sorella Stefania, dai genitori Gianni e Silvana e da Tshoki Zangmo (ricercatrice del centro studi del Buthan) un albero all’interno del grande spazio verde che costeggia l’ingresso.

«Questa inaugurazione –ha dichiarato Davide Bollati – rappresenta un punto di arrivo e di partenza. Nel Davines Village prende vita il concetto di bellezza sostenibile che perseguiamo con impegno e passione crescenti. Questi spazi vogliono rappresentare un luogo in cui etica ed estetica convivono in armonico equilibrio».

Il Davines Village sorge tra le Fiere e Roncopascolo in uno spazio di 77mila metri quadrati affacciato sull’Autostrada del Sole ed è stato progettato dall’architetto Matteo Thun. Comprende edifici a due piani che richiamano la forma delle case tradizionali, dove sono ospitati uffici e laboratori. Al centro del complesso è presente una grande serra adibita a ristorante e spazio di co-working, vero cuore pulsante della vita all’interno dell’azienda. Completano la struttura lo stabilimento produttivo e il magazzino.

L’area rimanente (pari all’80% della superficie complessiva e progettata dallo studio di architettura paesaggistica Del Buono Gazerwitz) è destinata a spazi verdi di diversa natura, tra cui un orto scientifico dove vengono coltivate alcune delle specie vegetali presenti nelle formulazioni cosmetiche. «Il punto di partenza – spiega Matteo Thun, architetto e fondatore dello studio Matteo Thun & Partners – è stato il benessere dei dipendenti, fattore chiave che ci ha guidato lungo la progettazione di uffici, reparto produttivo e magazzino. Abbiamo voluto dare vita a un villaggio funzionale con un’estetica armoniosa, che coniugasse le tradizionali forme architettoniche rurali con volumi innovativi, espressi attorno alla serra e agli ampi spazi verdi».

Il Davines Village è stato concepito per fornire un esempio di sostenibilità architettonica e generare benessere nelle persone che lo frequenteranno, ma soprattutto esprime i valori che da sempre contraddistinguono il percorso dell’azienda: l’equilibrio tra etica ed estetica e l’attenzione all’uomo e all’ambiente.

«Davines rappresenta una bella realtà del nostro territorio – sottolinea il sindaco Federico Pizzarotti – con cui da tempo collaboriamo su più fronti e che dà lustro alla città per quello che rappresenta e per la sua filosofia aziendale».

L’inaugurazione è stata anticipata da un convegno su un nuovo modello di crescita economica basato sulla felicità e lo sviluppo sostenibile. Tshoki Zangmo, ricercatrice del centro studi del Buthan è intervenuta su «Felicità & Sostenibilità», l’economista Stefano Zamagni ha parlato di «Economia e Etica», Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile si è soffermato sulla green economy e sul progetto del chilometro verde (che prevede la realizzazione di un'infrastruttura verde parallela al tratto dell’A1), Paolo Braguzzi, ceo del gruppo Davines è intervenuto sul «rapporto di sostenibilità del Gruppo Davines», mentre Davide Bollati e Matteo Thun hanno posto l’accento sui valori del Davines Village.

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