×
×
☰ MENU

Bugiardino di Marilù Oliva: 'Ratto. Nel paese degli animali brutti'

22 Ottobre 2019, 09:48

TITOLO: “Ratto. Nel paese degli animali brutti”

AUTORI: Roberta Scorranese

TRADUTTRICE: Elena Orlandi. EDITORE: Sybilline, Capucine e Jerôme D'Aviau

ANNO: 2019

Composizione ed eccipienti:

Appena uscito per Il battello a vapore di Piemme, “Ratto. Nel paese degli animali brutti” è una favola senza tempo per grandi e piccini, scritta e disegnata dal trio francese composto da Sybilline, Capucine e Jerôme D'Aviau – la prima appartenente al mondo del fumetto, gli altri a quello delle illustrazioni.

Si tratta di un volume illustrato di oltre duecento pagine, dove - oltre al bianco e nero che regnano sovrani - il colore dominante è il verde pino. Il messaggio di fondo è universale: ognuno può trovare la propria dimensione, anche se non si sente benvoluto.

Il libro comincia con Ratto, il protagonista, che abita in una casa molto carina e qui non se la passa male. Alla felicità totale manca solo un po’ di compagnia: lui non si muoverebbe di lì se non venisse sfrattato malamente da Mamma Patata, simbolo dell’intolleranza sorda verso chi è diverso. Comincia così il peregrinare del nostro eroe che, dapprima, marcia di città in città – ma i gatto gli danno la caccia e gli umani lo trovano repellente – poi finisce in un posto molto, molto particolare, una sorta di paradiso degli animali brutti, dove nessuno è giudicato, nessuno è scartato. La storia non finisce qui, perché Ratto vuole il meglio per i suoi nuovi amici e ciò significa che non devono accontentarsi. La vicenda prosegue così con una serie di peripezie che si concludono egregiamente.

Al di là dell’insegnamento non moralistico ma edificante, ciò che rende piacevolissima la lettura sono i disegni. Animali colti nelle loro espressioni quasi umanizzate, sfondi paesaggistici naturali o urbani, scorci di case o di foreste. Un tripudio di bestie che si rendono simpatiche e che fanno diventare accettabili anche le combinazioni più eccentriche: quando mai vi ricapiterà di trovare nel bosco una lampreda, uno squalo o una piovra parlante? Questi accostamenti insoliti rendono alcune pagine immaginifiche tanto quanto la tarantola che si fa un rilassante bagno. E mentre il lettore si domanda quale posto avrebbe occupato se fosse finito in quel villaggio così bizzarro, si fa strada in lui la consapevolezza che un posto così, dove tutti sono accettati senza riserve, andrebbe per lo meno inventato.

Ideale per:

* Bambini che si confrontano con tutto ciò che rappresenta il diverso

Indicazioni terapeutiche per adulti:

* Chi soffre di acuto senso di inadeguatezza

Consigliato a tutti, benefico per:

* Chi si sente brutto.

* Chi ha un rapporto ambivalente con la solidarietà

* Chi viene, d’ufficio, fregato dagli altri

Controindicazioni:

Questo libro non è adatto a chi è abituato a cacciare di casa (o a uccidere) ogni piccola presenza ingombrante (insetti e piccoli roditori)

Posologia, da leggersi preferibilmente:

Ascoltando la propria natura più profonda.

Effetti indesiderati:

Vi verrà il desiderio irrefrenabile di rendere felice qualcuno.

Avvertenze:

Conservare nel reparto dedicato a fumetti, graphic novel e volumi illustrati.

Pillole:

 

 

 

Il Bugiardino è una farmacia virtuale dove i libri vengono trattati come preziosi rimedi per i nostri mali. Ideato e curato da :

Marilù Oliva vive a Bologna, dove scrive e insegna lettere alle superiori.

Ha pubblicato con HarperCollins i thriller "Musica sull’abisso" e "Le spose sepolte"

Per Zanichelli ha co-curato l’antologia “I Promessi Sposi” (2019)

Con Elliot è uscita la Trilogia della Guerrera, seguita, nel 2015, dalla Trilogia del Tempo, di cui Questo libro non esiste (2016) ha vinto il Premio Scerbanenco dei Lettori. I suoi romanzi sono di ambientazione noir, con uno sguardo particolare verso alcuni aspetti sociali e verso quelle persone che l'autrice definisce "categorie non protette" (precari, anziani, folli, disillusi e sognatori) e con un procedimento investigativo attento, che però resta in secondo piano rispetto all'indagine umana. Da sempre si occupa di questioni di genere e di attualità. Ha curato due antologie patrocinate da Telefono Rosa: Nessuna più – 40 autori contro il femminicidio (2013) e Il mestiere più antico del mondo? (novembre 2016), progetti nei quali ha coinvolto autori come Maurizio de Giovanni e Dacia Maraini.

Collabora con diverse riviste, tra cui Huffington Post, ed è caporedattrice del blog letterario Libroguerriero.it

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI