Meno di 30 dipinti, quasi 19mila fogli manoscritti di schizzi ed appunti. Ecco come Leonardo disegnò il mondo che oggi, 500 anni dopo la sua morte, lo ricorda e lo celebra. A caccia dell’«altro Leo» del Belpaese non si può che partire da Milano, che fu casa di Da Vinci per 20 anni. MILANO
E’ Il Musico l’unico, magnetico, quadro milanese di Leonardo. E’ custodito alla pinacoteca Ambrosiana che è anche la casa del codice Atlantico: ormai sfascicolato, da una decina di anni, i suoi 1119 fogli sono esposti a rotazione nel percorso museale e sono anche in tour, ad alimentare molte mostre fra Parma, Firenze, Roma e Torino. A Milano, però tutti vengono, in primis, per il Cenacolo, in santa Maria delle Grazie. Dal 27 maggio un nuovo percorso fotografico, dedicato a quello che accadde all’Ultima Cena durante il Novecento - fra restauri, bombardamenti ed imitazioni d’ autore – accompagna, (www.cinetecamilano.it, con altre iniziative sparse in città) il visitatore. Dal 2015, proprio di fronte al Cenacolo, in corso Magenta 65, la suggestione leonardesca continua alla casa degli Atellani (www.vignadileonardo.com). Per conoscere il lato più scientifico di Leonardo, a Milano è il museo della Scienza e della Tecnologia, intitolato proprio a Da Vinci, a custodire, con una ricca e costante serie di iniziative – fino a luglio c’è Leonardo Parade - , la ricostruzione, fatta negli anni Cinquanta a partire dai disegni di Da Vinci, delle sue machinae più ardite (www.museoscienza.org). Palazzo Reale scalda i motori: fino al 14 luglio la mostra interattiva, pensata da Studio Azzurro, propone Leonardo, la macchina dell’immaginazione, ed anticipa l’evento d’autunno, quando in piazza Duomo, arriverà dai musei Vaticani, dal 7 ottobre al 17 novembre, il grande arazzo in seta ed argento, considerato una delle prime copie del Cenacolo, realizzata per la corte itinerante di Francesco I. Dal 16 maggio, intanto, un nuovo sistema integrato di prenotazione permetterà di acquistare un biglietto scontato (38 euro contro 59, www.milanocastello.it) per visitare, in 30 giorni, i luoghi leonardeschi.
PARMA
Inserita nel calendario degli appuntamenti dedicati al cinquecentenario dalla morte di da Vinci, «La fortuna de La Scapigliata» è la mostra che sarà inaugurata il prossimo 18 maggio negli spazi dell’ala ovest della Galleria Nazionale di Parma, dove resterà aperta fino ad agosto. Organizzata dal Complesso Monumentale della Pilotta e da Fondazione Cariparma, l’esposizione è curata dallo studioso Pietro Marani, fra i massimi esperti al mondo di Leonardo, e da Simone Verde, direttore della Pilotta. Insieme naturalmente a «La Scapigliata», saranno esposti due disegni autografi di da Vinci provenienti dalle collezioni della Regina d’Inghilterra, ed un terzo suo disegno, la Testa di Leda, che arriva invece dal Castello Sforzesco di Milano. La mostra avrà pure una connotazione scientifica: per l’occasione saranno infatti svelati i risultati delle indagini diagnostiche recentemente condotte sulla tavola e finalizzate al riconoscimento dei pigmenti utilizzati dall’artista, nelle fasi di composizione del suo capolavoro. Una sezione sarà infine dedicata al pittore e scultore Gaetano Callani, l’ultimo proprietario de «La Scapigliata».
FIRENZE E VINCI
Firenze custodisce, alla galleria degli Uffizi, tre dipinti di Leonardo: Annunciazione, Adorazione dei magi e Battesimo di Cristo valgono il viaggio, ma fino al 14 luglio c’è una ragione in più a palazzo Strozzi (www.palazzostrozzi.org). E’ la mostra su Verrocchio, maestro di Leonardo che ha proposto l’attribuzione ad un giovane Da Vinci della statua in terracotta – sarebbe l’unica scultura nota di Leonardo - di Madonna con bambino, proveniente dal Victoria & Albert museum di Londra e ritenuta di Antonio Rossellino. Nel museo che Vinci dedica a Leonardo, fino al 15 ottobre, si può ammirare oltre all’atto notarile della sua nascita, il 15 aprile 1452, Il Paesaggio, primo disegno datato di Leonardo, prestato dagli Uffizi. www.museoleonardiano.it.
VENEZIA
Venezia punto tutto sui disegni. Anzi “sul disegno”, su quell’Uomo vitruviano che vale come manifesto della poetica di Leonardo. Le gallerie dell’Accademia, che ne hanno negato il prestito al Louvre, lo espongono, fino al 14 luglio, insieme ad altri 25 fogli autografi, fra cui alcuni studi per la battaglia di Anghiari e Sant’Anna ed altri disegni leonardeschi arrivati dalla collezione Windsor e della Morgan library di New York. www.gallerieaccademia.it
TORINO
Anche Torino mette in mostra il «suo» Leonardo con i disegni custoditi alla biblioteca Reale. Si tratta dei 33 fogli dedicati allo studio del volo degli uccelli, esposti, fino al 14 luglio ai musei Reali, nella mostra Disegnare il futuro. La mostra raduna anche altri disegni preparatori come l’angelo della vergine delle Rocce e il celebre ritratto di Vecchio che potrebbe essere proprio un autoritratto del genio. www.museireali.beniculturali.it
ROMA E VATICANO
Oltre Tevere, il mistico San Girolamo di Da Vinci esce dai musei Vaticani per essere ammirato gratis, fino al 22 giugno, in uno spazio ad hoc, in piazza san Pietro, nel braccio Carlo Magno. In mostra anche un documento dell’archivio della Fabbrica di san Pietro che testimonia la permanenza di Leonardo in un appartamento del Belvedere Vaticano (www.museivaticani.va). Fino al 30 giugno, l’Urbe eterna dedica, invece, a Da Vinci una mostra alle Scuderie del Quirinale. Fra le 200 opere, molte arrivano da Milano, fra fogli del codice Atlantico e macchine del museo della Scienza e della Tecnologia. L’obiettivo è illustrare La scienza prima della scienza e le grandi intuizioni tecnologiche di Da Vinci. www.scuderiequirinale.it.
I FRANCOBOLLI
Quattro tra disegni e dipinti di Leonardo da Vinci sono stati scelti per illustrare i francobolli emessi oggi per ricordare il quinto centenario della morte del sommo protagonista del Rinascimento.
I francobolli - validi per la posta ordinaria - sono racchiusi in un foglietto sul cui sfondo è riprodotta una pagina del «Codice Arundel» conservato alla Briitish Library di Londra. I singoli francobolli riproducono: il disegno di un occhio, conservato alla Biblioteca Reale di Torino; l’"Adorazione dei Magi» della Galleria degli Uffizi;il «Ritratto di Musico» della Pinacoteca Ambrosiana; la Testa di fanciulla, detta «La Scapiliata» della Galleria Nazionale di Parma. La tiratura dell’emissione è stata fissata in 300.000 foglietti.
Il ritratto di Leonardo e alcune sue opere sono state riprodotti ripetutamente in passato sui francobolli italiani. Durante il Regno d’Italia, tra l’altro, Leonardo è stato citato per valori di posta aerea nel 1932 (emissione per la Società Dante Alighieri), nel 1935 (Salone Aeronautico) e nel 1938 (proclamazione dell’Impero); nel periodo repubblicano, una serie di tre valori ha ricordato nel 1952 il quinto centenario della nascita di Leonardo; nel 1998 un francobollo è stato dedicato al «Cenacolo» e nel 2015 quattro disegni leonardeschi sono stati utilizzati per una serie ordinaria.
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