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Il tesoro di Ganazzoli donato al museo Tebaldi

Il melomane parmigiano è scomparso cinque anni fa. Un amore per la lirica in cinquemila pezzi

Il tesoro di Ganazzoli donato al museo Tebaldi

di Chiara Cabassi

04 Dicembre 2022, 11:21

Da cinque anni, dal piano terra di un piccolo condominio di via Capelluti, non si sentono più i boati della grancassa e gli acuti sottili dei violini. Roberto Ganazzoli si è portato via, con la sua prematura scomparsa, una passione che ha reso suggestiva l’aria del Pablo, riempito la sua vita e che lo ha portato per i teatri del mondo oltre che in prima fila nella «piccionaia» del Regio accanto a Mistrali, Ghidini e Mendogni. Il fratello Primo, ultimo rimasto di quella dinastia di lavoratori che furono i Ganazzoli, tanto da costruire lo stabile dove vissero insieme, per una vita, nei giorni di festa iniziando alle prime luci dell’alba, per anni e con tanti sacrifici, ha voluto donare la spettacolare collezione di musica lirica del fratello alla Fondazione Museo radicata in quella Bassa che è baluardo di memoria di Verdi e del suo mondo. Le sue note sono così migrate verso la Renata Tebaldi Fondazione Museo. I libretti, gli spartiti, i fogli di sala, i filmati, le enciclopedie, le centinaia di vinili e di dvd, alcuni pezzi in splendidi astucci decorati, altri con le firme di tenori o musicisti importanti, costituiscono un tesoro dal gusto raffinato di quasi 5000 pezzi che racchiude la magìa della lirica e trasuda il legame di una vita. «Alcuni pezzi risalgono addirittura agli anni '20, parecchi dai 50 ai '70, poi si trasformarono i supporti, ma Roberto li seguì e continuò ad acquisire materiali fino al nuovo millennio. È un patrimonio significativo per gli appassionati che ha finalmente trovato una residenza adatta. Ho chiesto a molte istituzioni, ma l’estensione della collezione ha sempre ostacolato la donazione. Finalmente la raccolta storica e competente di mio fratello ha trovato la collocazione che lui avrebbe voluto - racconta Primo Ganazzoli -. Dopo il loggione, credo che la patria di Verdi fosse per Roberto il luogo più rappresentativo della lirica. La Fondazione Museo dedicata alla grande Renata Tebaldi è un richiamo internazionale e siamo riconoscenti che abbia accolto il lascito ed immaginata la fruizione al pubblico. Appassionati di tutto il mondo potranno far cantare, nella suggestione di splendide sale storiche, i dischi di Roberto. Questo ce lo fa immaginare sorridente con l’eterna sigaretta in mano accanto a loro».

«Quando siamo stati contattati dai famigliari per la donazione di questo Fondo così notevole abbiamo pensato di avviare un progetto documentale che includesse l’intervento delle strutture scolastiche per la sua messa a disposizione. Attualmente gli lp sono conservati in sicurezza, entro il 2023 saranno organizzati, come fondo nominale, in un percorso museale definito come Esposizione Museo del Melodramma. Le Scuderie di Villa Pallavicino, all’interno del Museo Renata Tebaldi offriranno infatti una stazione di ascolto a servizio del pubblico. Una donazione così notevole ci riempie d’orgoglio perché riconosce la Fondazione Museo come ente culturale di garanzia e come istituzione di valore- vuole commentare Giovanna Colombo, presidente della Renata Tebaldi Fondazione Museo -. Ci piace anche pensare che le musiche che prenderanno vita nei nuovi suggestivi spazi siano arrivate qui attraverso il fil rouge che lega Renata Tebaldi ad una passione particolare di Roberto, ma saranno tramandate nel tempo con una suggestione in più grazie all’attività della nostra Fondazione Museo e agli spazi pieni di arte e bellezza che la ospitano».

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