Lutto
Arata Isozaki in una foto d'archivio
L'architetto giapponese Arata Isozaki, vincitore del Premio Pritzker 2019, è morto oggi all'età di 91 anni. Durante la sua prolifica e variegata carriera riuscì a realizzare oltre 100 progetti costruiti praticamente in tutti i continenti.
Considerato il primo architetto giapponese a sviluppare il suo lavoro su scala veramente globale, Isozaki ha prestato particolare attenzione a rispondere alle esigenze specifiche di ogni progetto, ampliando l'eterogeneità del suo lavoro e dando vita a una varietà di stili che vanno dal vernacolo all'high-tech.
In Italia un suo progetto ha vinto la gara internazionale per la nuova uscita monumentale degli Uffizi a Firenze, che è stato completato fino al progetto esecutivo ed è in attesa di essere realizzato in coda ai lavori per il rinnovamento del museo. Ha poi realizzato il Palasport Olimpico di Torino, che durante le olimpiadi del 2006 ha ospitato le gare di hockey su ghiaccio. L'architetto ha inoltre progettato uno dei tre nuovi edifici prossimi alla costruzione nel centro di Milano: "il Dritto", e affiancato da "lo Storto" e "il Curvo". Dal 2005 ha aperto insieme ad Andrea Maffei, suo socio italiano, lo studio Arata Isozaki & Andrea Maffei Associati srl a Milano per sviluppare nuovi progetti in Italia.
Il cordoglio del sindaco di Firenze Dario Nardella
«La notizia della scomparsa dell’architetto Isozaki addolora tutto il mondo internazionale della cultura e dell’architettura ed è accolta a Firenze con profondo dispiacere». Così, in una nota, il sindaco di Firenze Dario Nardella appresa la notizia della morte di Arata Isozaki, l'archistar che progettò la Loggia incompiuta degli Uffizi.
«Al netto dell’annosa vicenda che lega il grande maestro giapponese al progetto degli Uffizi - continua il sindaco -, Firenze, patria dei più grandi architetti della storia dell’umanità, non può non piangere questa grande personalità che ha disseminato il Giappone e il mondo intero di opere straordinarie». «Mi auguro che il nostro Paese avrà l'intelligenza e la sensibilità di ricordarlo in modo adeguato», ha concluso Nardella.
Il ricordo di Eike Schmidt: "Si ispirava al Rinascimento"
«Apprendo con sommo dispiacere della scomparsa di Arata Isozaki, grande architetto del XX secolo di fama internazionale. Il suo linguaggio astratto e limpido era in parte ispirato dalla sua profonda conoscenza dell’architettura rinascimentale italiana». Così il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt esprime il suo cordoglio per la morte di Arata Isozaki.
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