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Visioni d'artista

Matteo Barbieri e Fabio Ceci. Meno traffico, più verde: la rigenerazione urbana parte da qui

01 Ottobre 2024, 10:16

Prima le coordinate geografiche: Castelvetro Piacentino, piazza Biazzi e parco omonimo, via Roma e il Parco della scuola materna. Quindi il progetto, di rigenerazione urbana, che ha interessato il completo recupero dell’area: riduzione degli spazi carrabili allargamento dei marciapiedi laterali con cordoli in pietra di Luserna e masselli autobloccanti in cemento, rifacimento dell’illuminazione pubblica e degli arredi stradali, pedonalizzazione e rifacimento dello spazio antistante il municipio e la biblioteca eliminazione degli stalli per la sosta.

Non meno importante la sistemazione delle alberature esistenti e nuove piantumazioni, oltre alla creazione di un’area per il gioco dei bambini e del Giardino terapeutico dedicato ai malati di Alzheimer, di un’arena per il cinema estivo e di un’area attrezzata con sedute per rendere il parco accessibile a tutti.

L’intervento, firmato dagli architetti parmigiani Matteo Barbieri e Fabio Ceci, è stato declinato in una serie di opere e ha portato un complessivo miglioramento della qualità spaziale e funzionale di vie, piazza e parco Biazzi.

Il progetto iniziato nel 2020 (vincitore nel 2018 del Bando Rigenerazione Urbana della Regione Emilia – Romagna) e terminato nel febbraio del 2022 ha già dimostrato l'efficacia voluta, favorendo l'accessibilità ai servizi di interesse pubblico; rafforzando la centralità di via Roma per il territorio di Castelvetro; trasformando il paese da periferia sud di Cremona a polarità urbana con una identità riconoscibile.

Per dare concretezza agli obiettivi generali l’intervento si è concentrato sulla riduzione del traffico veicolare, la messa in sicurezza degli attraversamenti, dando priorità a pedoni e biciclette, la modifica del sistema di sosta, riequilibrando il rapporto con lo spazio pedonale, il coinvolgimento della cittadinanza e le associazioni nel recupero dei fabbricati di uso pubblico collocati lungo le due principali direttrici (cardo e decumano). Grande attenzione è stata dedicata al recupero e alla valorizzazione degli spazi verdi non solo a servizio degli anziani residenti ma anche come luogo per tutti i cittadini, dove realizzare iniziative di socializzazione fra le diverse generazioni. L’esito finale può anche essere misurato in positivo con l’aumento dell’utilizzo dello spazio pubblico per eventi collettivi, l’incremento della mobilità ciclabile, la conservazione e la cura di questi spazi da parte dei cittadini. Un aspetto che è stato curato particolarmente è la qualità dei materiali utilizzati.

L’attenzione al contesto urbano, nelle sue criticità e potenzialità, ha guidato anche altri due interventi di rigenerazione sviluppati dagli stessi progettisti: il rinnovo degli spazi pubblici attorno a Villa Ugolani Dati ora Palazzo municipale a Cella Dati di Cremona (dove il cantiere si è appena concluso) e il recupero degli spazi aperti dell’Istituto comprensivo statale di Bussetto, in corso di realizzazione.

La proposta di rigenerazione di Cella Dati (finanziato nel 2022 con il Bando Rigenerazione Urbana dalla Regione Lombardia) coinvolge via Roma, il principale asse di collegamento alla Villa Ugolani Dati, dove l’intervento ha ridefinito una strada priva di connotati di pregio con l’ampliamento degli spazi pavimentati e con nuovi allineamenti verso l’ingresso della Villa ed in corrispondenza del prospetto della chiesa di Santa Maria Assunta, con interventi di moderazione del traffico, l’ampliamento degli spazi pedonali, la realizzazione di un nuovo viale alberato a mitigazione delle isole di calore urbane, oltre alla riorganizzazione del sistema dei parcheggi per meglio favorire le attività commerciali presenti.

L’intervento di Busseto (vincitore nel 2021 del Bando Rigenerazione della Regione Emilia Romagna) è stato innescato da una tragica emergenza: durante il periodo-Covid si è reso necessario liberare il cortile dell’Istituto dal suo utilizzo come parcheggio per consentire il distanziamento degli alunni. Questo nuovo utilizzo ha fatto emergere le potenzialità di questo spazio a favore della didattica all’aperto e dei momenti di socializzazione, oltre a renderlo fruibile alle iniziative extrascolastiche. Il progetto, in corso di realizzazione, ha riguardano il recupero del cortile interno della scuola e del giardino esistente come luoghi dove poter svolgere attività complementari alla didattica tradizionale quali laboratori all’aperto, percorsi nel verde secondo un disegno unitario che valorizzi la presenza della torre piezometrica quale potenziale osservatorio urbano, nuove aree a verde all’interno della corte scolastica con funzione di mitigazione climatica nel periodo estivo, con presenza di sedute per favorire i momenti socializzazione fra gli studenti. Al centro della corte interna, in coerenza con le più recenti esperienze di edilizia scolastica è stato costruito uno spazio per manifestazioni e incontri all’aperto, che funga da «agorà» della vita scolastica, ma anche come teatro all’aperto a disposizione per l’intera cittadinanza. L’intervento si propone come inizio di una complessiva rigenerazione del quadrante urbano dove si colloca il complesso scolastico, per mettere in relazione il centro storico di Bussetto con i complessi monumentali di Villa Pallavicino e della Chiesa e Convento di Santa Maria degli Angeli.

Tutti questi progetti sono stati accompagnati da un percorso partecipativo con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini, a partire dai giovani delle scuole, come soggetti attivi nel definire gli interventi per qualificare gli spazi pubblici in relazione alle principali aspettative.

k.g.



Gli architetti Da sinistra: Matteo Barbieri e Fabio Ceci
 

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