visioni d'artista
La linea dell'orizzonte richiama i chiarori dell'ora di mezzo, più probabile un tramonto sulla spiaggia dopo una giornata di sole limpido. Anche le acque marine si tingono di rosa. Due amiche, sorelle forse, adagiate sulla sabbia si gustano gli ultimi raggi. Sono abbandonate sui teli le giovani donne, di loro vediamo abiti, lineamenti del corpi, ma non ci sono i volti. Così le due donne diventano improvvisamente tutte le donne. Ognuna - e ognuno - può guardare dentro quelle silouette e riconoscere frammenti di sé.
Sono fatte di assenza, le tele di Valentina Biasetti. Figure morbide, realistiche ma appena tratteggiate, mai definite in tutti i dettagli. Personaggi «in fieri», capaci di rispecchiare l'incompiutezza che ogni essere umano prima o poi sente e sconta. Corpi sospesi più che poggiati, eterei, privi di peso, immuni alla gravità, tra il reale e l'onirico, la realtà e la fantasia.
«Il suo lavoro è una relazione costante tra il percepibile dell’essere nella sua presenza corporea e l’indeterminato, l’incorporeo, tipico della visone onirica, che si spinge all’interno della propria ancestrale identità, per poi smarrirla, dissolvendola fino a scomparire - scrive di lei Alberto Mattia Martini, critico d'arte e curatore -. Paradossalmente il corpo pur essendo in parte negato, sottratto a se stesso, è attraverso la sua essenza e la sua “inquietudine dell’essere”, che assume un valore inconfutabile, perché è anche tramite il corpo che si accede alla vita».
Biasetti, classe 1979, vive e lavora a Parma. Dopo il diploma in Grafica pubblicitaria all’Istituto d’arte, frequenta il corso di Pittura all’Accademia di belle arti di Bologna dove da subito dimostra una spiccata attitudine verso il disegno in bianco e nero, tecnica a cui resta legata sempre, al punto che anche oggi rappresenta il punto fondamentale attorno a cui ruota tutta la sua ricerca artistica. L'attività espositiva inizia nel 2002 con la mostra collettiva «Prime pagine, un esordio» a Modena. Da allora Valentina Biasetti non si è più fermata invitata a presentare il suo lavoro in varie città italiane e all'estero.
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