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Koons vs Picasso: miti in dialogo

Avanguardia e contemporaneità a confronto nelle classiche «Tre Grazie»: mostra a Granada

Koons vs Picasso: miti in dialogo

di Katia Golini

27 Gennaio 2025, 09:51

Colorate, luminose, riflettenti lo spazio circostante, realizzate in acciaio inossidabile lucidato, materiale indistruttibile e modernissimo, colte in una danza allegra e spensierata, le une. Gravi, statiche, essenziali, seriose e monocrome, le altre. Jeff Koons, uno dei più quotati artisti al mondo, raffinato maestro della critica alle esagerazioni della cultura americana, e Pablo Picasso, il grande «rivoluzionario» dell'arte, il dirompente e geniale, a confronto nella mostra «Reflections. Picasso/Koons at the Alhambra», a Granada in Spagna. Il primo passo di un percorso che durerà nel tempo, che vede uno accanto all'altro, due dei giganti della scena artistica contemporanea. Il primo maestro dell'avanguardia novecentesca, che la Spagna continuerà a celebrare; il secondo innovatore dei giorni nostri.
Innanzi tutto la scelta del luogo per questa interessante iniziativa. Nel bellissimo complesso andaluso, composto di edifici che si intrecciano e affiancano tra giardini, vasche, vegetazione, acqua e mura fortilizie intersecate le une con le le altre, palazzi che richiamano stili arabeggianti e classici, si trova il Palazzo di Carlo V, all'interno della fortificazione Nasrid, si trovano affiancate alcune, non tante, opere dei due protagonisti, pezzi che permettono un dialogo ad ampio spettro.
Un interessante dialogo sui modelli culturali in mutamente messo in scena plasticamente nella conversazione tra Koons e lo storico dell'arte statunitense Joachim Pissarro, esperto di arte contemporanea e amico dell'artista. Conversazione che parte dalla riflessione intorno alle «Tre grazie», la tela di Picasso e la giocosa scultura di Koons, diversissime tra loro, ma cariche di affinità. A partire delle influenze classiche. Il gruppo scultoreo posizionato nel cortile del palazzo moresco, uno degli spazi espositivi più iconici di Spagna, la tela esposta all'interno tra altre opere della collezione permanente.
Parte proprio dai riferimenti all'arte classica Pissarro mentre scorrono alla sue spalle immagini di frammenti di bassorilievi del Partenone, opere di Canova, Botticelli, Raffaello. «Picasso reinterpreta a modo proprio un soggetto classico per eccellenza. E lo stesso fa Jeff, nel suo stile giocoso e raffinato nella critica alle esagerazioni del kitsch. Ci sono differenze evidenti tra le due opere ma anche analogie e affinità».
La mostra, in corso fino al 6 marzo, rappresenta il primo tassello di un percorso incentrato sulla figura di Picasso che continuerà ad essere messo in dialogo con altri artisti della contemporaneità da lui influenzati. Organizzata dal Museo Picasso Málaga in collaborazione con la Faba-Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso e il Museo di Belle arti di Granada, la mostra indaga i simboli dell'arte classica e le loro trasformazioni nel tempo.

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