FOTOGRAFIA EUROPEA
“Quale aspetto della tua vita attuale ti rende ottimista pensando al tuo futuro?”, è la domanda che è stata posta dal fotografo ai dodici ventenni coinvolti: Ada (24 anni), Alessandro (24 anni), Alice (28 anni), Alvaro (24 anni), Filippo (22 anni), Giampaolo (27 anni), Leonardo (24 anni), Lucia (24 anni), Martina (26 anni), Matteo (22 anni), Valentina (26 anni) e Veronica (20 anni).
Avere vent’anni tra vent’anni è il titolo del progetto fotografico di Roberto Savio, a cura di Alessandra Azzolini, orientato a rappresentare uno dei maggiori privilegi di chi vive i suoi vent’anni: immaginare il proprio futuro. Lontano dalle narrazioni della condizione giovanile occidentale contemporanea a cui spesso siamo abituati, l’autore fa emergere il sentimento intimo e positivo della speranza, che accomuna tutte le ragazze e tutti i ragazzi di questa età ricca di opportunità. L’ultimo lavoro di Roberto Savio è dedicato al rapporto tra immagine, percezione e immaginazione, in un’indagine che esplora i ritratti dei ventenni di oggi, presentati in occasione della XX Edizione di Fotografia Europea 2025, dal titolo Avere vent’anni, nel circuito OFF, dal 24 aprile al 10 maggio, all’interno del Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro, in via Emilia San Pietro, 44c, a Reggio Emilia. L’esposizione è aperta da lunedì a sabato, dalle 10 alle 19 (chiuso la domenica), a ingresso gratuito. La fotografia, da sempre medium privilegiato a cui affidare la nostra memoria, in questo progetto si fa veicolo di prefigurazione, una sorta di “capsula del tempo”, come la definisce l’autore, che permette ai protagonisti di immaginarsi nel 2045. Il progetto è realizzato con il contributo di Laminati Cavanna, CPR Centro Parmense Riabilitativo, Dental Salus, Il Restauro di Ilenia Nicoli, Montecolino divisione Topcolor, Fowa, Polaroid e Lumix, in collaborazione con Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro e Analogic Friends.
12 opere a colori in formato 30x60 cm sono presentate in mostra, si tratta di fotografie stampate fine art su carta glossy, coperte da un vetro opaco, che le trasforma in icone sfocate, inaccessibili nella loro pienezza, proprio come il futuro. Il gesto artistico ideato dal fotografo sottolinea l’incertezza del tempo a venire, ma al contempo incoraggia lo spettatore a superare la barriera visiva, per proiettarsi in avanti, oltre il proprio tempo. L’immagine richiede di allontanarsi e di avvicinarsi come di fronte a una grande opera, per fissarla quanto più possibile secondo il processo fisiologico di accomodazione ottica, che consente la messa a fuoco.
Avere 20 anni tra 20 anni è un progetto che, nella sua apparente immediatezza, nasconde una complessità filosofica dichiarata dalla scritta Aprire nel 2045, che sigilla idealmente il quadro e fa parte essa stessa dell’opera. “Questo intervento lo avvicina a molte esperienze dell’arte contemporanea, che colgono il soggetto nella sua impermanenza fisica, psicologica ed esistenziale, e utilizzano lo sfocato e lo sfaldarsi della figura umana come metafora della distanza e della natura enigmatica dell’immagine stessa - dice Azzolini - Al fotografo va il grande merito di essersi messo in ascolto dei giovani adulti, di aver dato voce ai loro desiderata, nel definire lo stile e l’ambientazione in cui comparire in questo ritratto che ricorderanno per sempre”.
L’uso della fotografia come indagine predittiva del futuro è supportata anche dall’AI, usata nella composizione fotografica per la generazione delle ambientazioni, e rappresenta un contributo originale nel panorama della fotografia contemporanea, capace di coniugare estetica e riflessione concettuale in un’opera che non solo documenta, ma soprattutto ispira, infonde fiducia e da forma a qualcosa - un mondo - che ancora non esiste.
Mostra a cura di Alessandra Azzolini per Analogic Friends
Date
24 aprile - 10 maggio 2025
Luogo
Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro, Via Emilia San Pietro 44/C Reggio Emilia
Orario
dalle 10.00 alle 19.00 aperto il week end inaugurale (24-25-26-27 aprile), chiuso la domenica
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