BUSSETO
Ieri sera si è scritta una nuova, importante pagina di storia della Bassa. Dopo sette anni di chiusura, il santuario di Madonna Prati di Busseto, luogo verdiano e guareschiano, ha riaperto per ospitare una veglia di preghiera in onore di Maria, proprio alla vigilia dell’Assunta. Un evento storico che ha richiamato un gran numero di fedeli che hanno gremito il santuario. Tra i presenti anche il sindaco Stefano Nevicati col vicesindaco Milva Furlotti. Per la speciale occasione è stato recitato il rosario meditato, preceduto da una sintesi della storia del sacro edificio, monumento nazionale e antico luogo di spiritualità, chiuso dal 2018 per gravi lesioni alla struttura con pericolo di crollo. A presiedere la funzione è stato il parroco don Luigi Guglielmoni affiancato dal parroco di Frescarolo don Damien Gaglo e dal diacono Pierino Mighetti.
Col finanziamento della Diocesi e dello Stato, come sottolineato dal parroco don Luigi Guglielmoni, è stato possibile effettuare i lavori essenziali: la ristrutturazione del tetto, la chiusura di crepe vistose nella volta della chiesa, il rafforzamento del presbiterio, la pulitura della facciata e la posa del sistema antipiccioni. Si è provveduto anche al tinteggio della volta, al restauro del baldacchino sovrastante l’altare maggiore, alla pulitura delle cornici dei quadri delle cappelle laterali, al ripristino del suono di alcune campane, all’esposizione dei banchi e delle suppellettili liturgiche (le statue restaurate di Sant’Antonio Abate, del Sacro Cruore e di Maria Bambina; l’impianto microfonico ecc.). Tanto hanno fatto alcuni volontari, giovani e adulti, con il parroco don Luigi Guglielmoni che si è molto adoperato in questi anni per portare a compimento un così gravoso impegno, che sembrava irrealizzabile. Gradualmente sarà ripristina anche la sagrestia, dopo che alcuni armadi fradici d’acqua piovana si sono sfasciati e devono essere sostituiti. L’archivio e i paramenti liturgici erano stati trasportati altrove. Molto lavoro ha comportato anche la casa parrocchiale col rifacimento completo del tetto, del solaio e del bagno, il rinforzo del piano rialzato, le finestre nuove. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’aiuto di varie persone e aziende. Mancano invece l’impianto idraulico, di illuminazione e di riscaldamento. Tanto rimane ancora da fare per il Santuario: soprattutto la sistemazione dignitosa del sagrato e il restauro della sagrestia di destra, guardando la facciata; gli scoli attorno al Santuario; il restauro della casa del pellegrino. Ma al momento sono finite le risorse economiche. E’ grande comunque la soddisfazione degli abitanti della piccola frazione di Busseto, e di tanti fedeli che da cinque anni nei mesi estivi si ritrovavano ogni quindici giorni a celebrare la messa negli spazi all’aperto messi a disposizione dalla Famiglia Campanini, che gestisce l’omonima Trattoria e che ogni volta al termine della funzione liturgica ha sempre offerto ai fedeli un buffet. Conoscendo la difficile situazione economica, il vescovo monsignor Ovidio Vezzoli si è offerto di pagare personalmente le canale e le grondaie.
Il prossimo importante evento sarà venerdì 12 settembre, festa del Santo Nome di Maria, cui è dedicato il santuario. Alle 20,30 sarà celebrata la messa presieduta dal vicario generale della Diocesi, don Gianemilio Pedroni. P.P.
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