Sorelle Picchi

Sulla via Farini si apre la vetrina della cucina e dalla strada si possono vedere le cuoche all’opera; appena di fianco, c'è l’ingresso della scintillante salumeria: attraversandola fino in fondo, sulla sinistra, ecco la sala da pranzo. Sedie impagliate, poltroncine, strapuntini alle pareti, boiserie color noce, un grande specchio, luci discrete, un po' meno la musica, cameriere in abito nero e camicia bianca, coprimacchia candidi: s'è trasformata in un locale elegante quella che era una trattoria tipica, parmigiana, calda e sempre affollatissima, nata nel retrobottega di una salumeria come usava un tempo e come oggi sta tornando di moda. Piccola carta dei vini, alcuni anche a bicchiere, con selezione parmigiana, spumanti e champagne, qualche bottiglia regionale: un po' di confusione nel servizio, quando portano un vino diverso da quello richiesto e pretendono si tratti della stessa tipologia, ma non è così e, dopo qualche imbarazzo, lasciamo perdere. La cucina, i piatti La lista dei cibi presenta quasi tutte le specialità della cucina tradizionale parmigiana e punta sui prodotti del territorio: le patate di Rusino, i salumi, il Parmigiano, la pecora cornigliese, il maiale nero. L’antipasto di salumi (9-15 euro) serviti, ahimè!, freddi di frigorifero è un saliscendi di cose buone e meno buone: bene il prosciutto dal gusto maturo e evoluto, bene il prosciutto cotto per finezza e pulizia, discreta la coppa speziata; un po' sapido il culatello, una punta di acidità nel salame, poco dolce lo strolghino. Accompagnavano il tutto quadratini di buona torta fritta (3,50 euro). E ancora, diverse stagionature e provenienze di Parmigiano (ma credo sia meglio servirlo a fine pasto), un tortino di patate di Rusino dove il tubero aveva buona consistenza e sapore con cremosa salsa al Parmigiano, lamelle di tartufo nero rinforzate dall’aroma di tartufo. Ai primi (11-16 euro), sono buoni i tortelli d’erbetta che hanno pasta morbida e consistente e equilibrato ripieno, come quelli di zucca, dolci e non stucchevoli, ma questi con la pasta dura nelle giunture; poveri di sapore e con nota acidula quelli verdi di spalla cotta. Poi, anolini in brodo e pasticciati, bomba di riso con carni miste, risotto alla Verdi (culatello, porcini, asparagi), buon sapore di patata negli gnocchi col tubero di Rusino. L’osso buco di vitello in gremolada era tenero e sommerso da una densa salsa di verdure dove era molto povero l’apporto di aglio, prezzemolo e scorza di limone; la picaja è in realtà la punta di vitello ripiena al forno; il carré di agnello cornigliese è brasato; la tagliata di black Angus del Kentucky ha buon sapore ed è servita su un lastra di sale. Ancora, tra i secondi (14-28 euro): rosa di Parma, bolliti misti, faraona ripiena, guanciale di maiale nero al lambrusco, carni argentine e irlandesi. Per finire Ampia scelta di dolci (6-7,50 euro): zuppa inglese, tiramisù, gelato, sorbetti, torte rustiche e frutta. Il conto per quattro piatti e sui 54 euro (bevande escluse). Menu esposto, coperto 2,50 euro, ingresso e bagni comodi. Park Goito. 20/2/2014

English version below

Sorelle Picchi, a tribute to Parma’s traditions
An historical restaurant of the city

In via Farini, the kitchen’s window overlooking the streets allows people to see the cooks at work. Right next to it, the shiny entrance of the delicatessen. Crossing it, on the left, you’ll find the dining room: woven chairs, small armchairs, folding seats installed along the wall, walnut-colored wood panelling, a big mirror, discreet lights and not-so-discreet music. The waitresses wear black dresses, white shirts and snow white aprons. What once was a typical trattoria, hot and always crowded, born in the back of a delicatessen shop as was once customary, has now turned into an elegant restaurant. A short wine list, with a good selection of bottles from the Parmesan area, other regions, sparkling wines, champagne and some wines available by the glass. Some confusion during the service, for example when they bring you the wrong wine and insist on the fact that is the same type when we both know it’s not, but after some embarrassment we leave it behind.

Food & Cuisine

The menu features almost every single speciality of the traditional Parmesan cuisine and focuses mainly on the products of the area: Rusino’s potatoes, cold cuts, Parmesan cheese, Cornigliese sheep and black pig. The cold cuts starter (9-15 euros) is served, alas, straight from the fridge, therefore very cold, and it’s a succession of good and not-so-good products: the prosciutto is good, with mature and developed taste, the prosciutto cotto is also good thanks to his delicacy and flavor. The spicy coppa is decent, a little too savory the culatello, a hint of acidity in the salame and the strolghino is not sweet enough. Little squares of torta fritta (3,50 euros) accompany the cold cuts. As for the Parmesan cheese, different types from different maturations and origins are available (even though I think it would be better to serve it at the end of the meal). And again, Rusino’s potato pie, where the tuber has good consistency and taste, served with Parmesan cheese and flakes of truffles strengthen by truffles’ aroma. Among the first courses (11-16 euros), tortelli with herbs are pretty good, with soft and consistent dough filled with an harmonious mixture. Same thing for the pumpkin tortelli, sweet but not cloying, with the dough a little too hard along the edges. The green tortelli with spalla cotta lack in taste and have a hint of acidity. Then, anolini in broth and “pasticciati” (dressed with butter, chicken or mushrooms and tomato sauce), Verdi style risotto (culatello, porcini mushrooms, asparagus) and a good flavored Russino’s potato gnocchi. The veal marrowbone in gremolata (preparation consisting of lemon and parsley) is tender and submerged in a thick vegetable sauce where you couldn’t really taste the gremolada flavors. The picaja is in reality nothing more than stuffed veal brisket baked in the oven. The Cornigliese lamb loin is braised and the Kentucky Black Angus sliced steak has a good taste and is served on a bed of salt. Again, other second course options are (14-28 euros): Rosa di Parma (whole fillet butterflied and stuffed with prosciutto and Parmigiano-Reggiano, rolled, tied, rubbed with fresh sage, rosemary and garlic, and roasted), mixed boiled meats, stuffed guinea-fowl, black pig’s cheek cooked in lambrusco, Argentine and Irish meat.

Desserts & Useful Info

Wide selection of desserts (6-7,50): zuppa inglese, tiramisù, ice cream, sorbet, homemade cakes and fruit. The bill for a four courses meal is 54 euros (drinks excluded). The menu is displayed outside of the restaurant, service charge of 2,50 euros, entrance and bathroom easily accessible. The nearest parking is Goito.