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Parma -

Domenica 14 Dicembre 2025


Osteria Re di Spade

Poco più in là ecco un maneggio per cavalli, verso il fiume c’è il campo da volo per alianti e piccoli aeroplani,
davanti trovate un bel prato e lo spiazzo per mangiar fuori d’estate: una leggera salita e si aprono le porte di questa defilata osteria vicino al fiume Ceno.  Interni rustici risistemati, grandi finestre aperte sul prato, travi e legno al soffitto, sedie impagliate, la rossa affettatrice, vecchie bottiglie di liquore, mattoni, sassi stuccati e il cuoco-patron che si divide tra sala e cucina e dà una forte impronta personale al suo locale.
Piccola e discreta carta dei vini con bottiglie provenienti dalle  regioni italiane scelte con oculatezza e attenzione ai prezzi, nel
cestino del pane una croccante focaccia.
LA CUCINA, I PIATTI
Si comincia coi salumi e la torta fritta (un po’ unta in verità), ma tra gli antipasti (8 euro) ci sono anche piatti cucinati come un dolce flan di zucca con carciofi trifolati e, a contrasto, una spuma di Parmigiano fredda; c’è una saporosa salsiccia di maiale nero farcita di patata, passata in una pastella con erbe aromatiche, leggermente fritta, quindi fatta a rondelle e messa al forno; c’è una battuta di Fassona con capperi e acciughe; una parmigiana di melanzane con scamorza e pesto.
Lavora bene il cuoco, non teme i sapori franchi e i condimenti, così le lasagnette con ragù di salsiccia di maiale nero, porcini secchi e ricotta stagionata sono un piatto dal gusto deciso e ricco; più delicati e in buon equilibrio di componenti gli gnocchi di patate e zucca passati nel burro e conditi con Castelmagno dal sapore spiccato grattugiato al momento.
I pisarei e fasò e i tortelli d’erbetta a caramella con burro e salvia rivelano le influenze piacentine, si torna a casa con gli anolini di stracotto in brodo (9 euro).
Piatto del giorno, tra i secondi (12-15 euro), è un brasato al nebbiolo dalla carne fondente (era il classico taglio della paletta) con polenta. Altrimenti coscia d’anatra cotta a bassa temperatura e glassata con Porto e arancia; spezzatino di cinghiale al nebbiolo; guanciale di maiale con cipolle rosse; tagliata o filetto di Angus in salsa di nocino; lumache alla bourguignonne.
PER FINIRE
Ricco capitolo dei dolci (6 euro), a partire dall’ormai inevitabile presenza del soufflé di cioccolato fondente col cuore morbido, per proseguire con una tarte Tatin alle mele e gelato, tiramisù, cheese cake, gelato al mandarino. Pagherete per un pranzo completo di quattro portate (bevande escluse) circa 38 euro. Menu non esposto, coperto 2 euro, ingresso con gradini, bagni e parcheggio comodi.
NON MANCATE
Brasato al nebbiolo

Recensione del 18.02.2016


English version below

A bit further on are the stables for horses, towards the river the landing field for gliders and small aeroplanes, in front a fine meadow and an open space for eating outside in summer: a slight climb and the doors open onto this out-of-the-way osteria near the Ceno river. Refurbished rustic interiors, large windows onto the meadow, a beamed wooden ceiling, straw-bottomed chairs, a red slicing machine, old spirits bottles, bricks, plastered stone, and the cook-owner who divides his time between dining room and kitchen and gives his premises a strong personal stamp. A short and discreet wine list featuring bottles from the Italian regions carefully selected with an eye on the price; in the bread basket some crisp focaccia.
THE CUISINE, THE DISHES
We start off with cold meats and some Torta Fritta traditional fried dough (on the oily side if truth be known), but among the starters (€8) there are also cooked dishes such as a sweet flan with pumpkin and artichokes (zucca con carciofi) and, in contrast, some cold Parmesan mousse; there's a tasty pork sausage (salsiccia di maiale) with a potato stuffing, coated in a herb batter, lightly fried, then sliced and finished off in the oven; Fassona beef tartar with capers and anchovies; some Parma-style aubergines with Scamorza cheese and pesto. The cook works well, he has no fear of frank flavours and dressings, as a result the lasagnette with a sauce of sausages, dried Porcini mushrooms and matured Ricotta cheese is a dish with a decisive rich flavour; more delicate and well-balanced the potato and pumpkin gnocchi dipped in butter and freshly sprinkled with tangy Castelmagno cheese. The Pisarei e Fasò (gnocchi with beans) and the caramelized Tortelli d’Erbetta with butter and sage reveal the influence of Piacenza, while we're back home with meat-filled Anolini di Stracotto in a stock (€9).  Among the second courses (€12-15), the dish of the day is some beef braised in wine – Brasato al Nebbiolo – its meat melting (traditionally sliced with a spatula) served with polenta. Otherwise, there is duck (Coscia d’Anatra) cooked at low temperature and glazed with Port and orange; boar stewed in wine (Spezzatino di Cinghiale al Nebbiolo); pork cheek (Guanciale di Maiale) with red onions; Angus beef sliced or as a fillet in a Nocino walnut liqueur sauce; or snails “à la Bourguignonne”.
TO FINISH OFF
A rich selection of desserts (€6), starting from the by now inevitable plain chocolate soufflé with a soft heart, then an apple Tarte Tatin with ice cream, Tiramisù, cheese cake, or mandarin ice cream. Four courses will set you back around 38 Euro (drinks excluded). Menu not on display, cover charge €2, entrance with steps, easy-access toilet, handy parking.
NOT TO BE MISSED
Brasato al Nebbiolo

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