Cina chiama Parma - 45ª puntata
Il riso in Cina non assomiglia affatto al nostro. Non ricorda né i risotti all’italiana né il pilav turco con burro e capelli d’angelo. Qui, quando si parla di riso, si pensa a una ciotola semplicissima, senza fronzoli, che si distingue non per l’aspetto ma per una freschezza e un profumo tutto suo. Non serve nemmeno che vi dica quanto, per le società orientali, il riso abbia segnato nei secoli la linea sottile tra la vita e la morte. E proprio per questo oggi voglio parlarvi di una regola di galateo a tavola che ho imparato sulla mia pelle.
Forse qualcuno di voi si è imbattuto in quei video o post del tipo “Le cose da non fare quando vai in Cina”. Spesso pieni di sciocchezze, ma la foto che avete davanti agli occhi ritrae davvero una scena che è meglio non ripetere qui.
Infilare le bacchette verticalmente in una ciotola piena di riso crea immediato imbarazzo e tensione: si tratta di un gesto considerato forte e inquietante, che ricorda gli incensi che si piantano nella terra durante le visite alle tombe, e può essere interpretato come un messaggio sinistro di morte.
Avete presente cosa può accadere in Sicilia, se versate il vino girando la mano verso l'esterno? Ecco, più o meno la reazione è la medesima.
Quando dicevo che l’ho imparato vivendolo, non stavo affatto scherzando. L’altro giorno, al ristorante, non riuscendo a trovare dove appoggiare le bacchette, ho pensato di piantarle momentaneamente nel riso. Mi è bastata l’espressione arrabbiata e delusa insieme del ragazzo di fronte a me, che avevo appena conosciuto, per capire che avevo fatto qualcosa di grave. La spiegazione successiva, che è poi quella che vi ho riportato, ha fortunatamente stemperato la tensione. Ma da ora ci starò sicuramente attento!
Il ventiduenne Yekta Demirtas, studente del terzo anno del corso di laurea in Civiltà e lingue straniere del nostro ateneo ha vinto il bando di scambio Erasmus Overworld per la Cina. Un solo posto per tutti gli studenti del Dipartimento e dopo un processo di selezione competitivo. Yekta è un ragazzo turco che, dopo un anno di apprendimento dell’italiano, si è innamorato di Parma e l’ha scelta come casa per i suoi studi universitari. Per sei mesi ci accompagnerà nel suo viaggio alla scoperta della «galassia Cina», inviandoci, ogni volta che lo riterrà stimolante, una fotonotizia, per renderci partecipi della sua esperienza.
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