Al villaggio del Tè Longjing, dove il te è leggenda - Foto
19 Giugno 2025, 09:54
Lasciate che vi racconti una storia.
Un giorno, un giovane, divorato dal desiderio di esplorare terre lontane, arriva in un paese famoso per il suo tè. Gira, esplora, assaggia ogni sorta di delizia, ma nella testa ha sempre quel tè autentico e aromatico che aveva sognato prima ancora di partire. Così inizia a chiedere in giro, e alla fine trova il posto giusto: si tratta del Villaggio del Tè Longjing (龙井村), un po' fuori mano rispetto al centro di Hangzhou, alla fine di strade sconnesse e tortuose, ma dove, si dice, si beva davvero un tè leggendario. Il giovane, sentendosi ormai quasi un pellegrino, si mette in viaggio. E dopo una lunga giornata che sembrava non finire mai, finalmente scende dal mezzo, e messo piede a terra, resta senza parole di fronte a uno scenario da togliere il fiato: montagne e colline coltivate a tè si distendono come gonne ricamate, e il vento che soffia tra le foglie fresche porta al suo naso un profumo inebriante.
Inizia a camminare per le stradine del villaggio che si estende nella valle tra quei monti. A ogni passo un venditore lo ferma per invitarlo a bere un tè nella propria sala da tè. Ma il giovane non si lascia convincere facilmente. Dopotutto, viene dall’altra parte del mondo. Vuole scegliersi da solo il cuscino su cui sedersi e la tazza in cui bere. Alla fine scorge una sala da tè antichissima, in cima a una collina appartata, con un’architettura che ne rivela subito l’età. Corre la scala in un fiato, si siede. E finalmente, davanti a lui arrivano foglie di tè verde ancora freschissime, un bicchiere da acqua e un termos talmente grande da bastare a sessanta persone insieme. Il giovane rimane perplesso, ma prepara comunque il suo tè, aspetta qualche minuto, e prende il primo sorso. Era tè. Il normale tè verde, come lo conoscete. Quello che ti riempie la bocca di foglie a ogni sorso, foglie che poi sei costretto a togliere una a una con le dita. Confuso e un po’ stordito dalla situazione, il giovane guarda prima le montagne dove il sole sta calando, poi abbassa lo sguardo verso il bicchiere. Un po' deluso, forse, ma in ogni caso felice del percorso fatto.
Il ventiduenne Yekta Demirtas, studente del terzo anno del corso di laurea in Civiltà e lingue straniere del nostro ateneo ha vinto il bando di scambio Erasmus Overworld per la Cina. Un solo posto per tutti gli studenti del Dipartimento e dopo un processo di selezione competitivo. Yekta è un ragazzo turco che, dopo un anno di apprendimento dell’italiano, si è innamorato di Parma e l’ha scelta come casa per i suoi studi universitari. Per sei mesi ci accompagnerà nel suo viaggio alla scoperta della «galassia Cina», inviandoci, ogni volta che lo riterrà stimolante, una fotonotizia, per renderci partecipi della sua esperienza.