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Cina chiama Parma - 63ª puntata

Monastero di Wenshu, bello e... affollato

16 Luglio 2025, 08:49

La tappa successiva del nostro viaggio a Chengdu è il Monastero di Wenshu (文殊院), costruito tra il 605 e il 617, che ospita simboli di grande importanza per il Buddhismo, in particolare per la corrente Chan.
Tra tutti i templi che ho visitato, questo è stato senza dubbio uno dei più affollati. Avete presente quando si dice “non si riuscirebbe a far cadere uno spillo”? Ecco, proprio così.
Una volta varcato il cancello e immersi nell’atmosfera del luogo, si capisce subito perché il Monastero di Wenshu riceva tanta attenzione, sia da parte dei fedeli sia da parte dei semplici visitatori. Come molti altri templi, anche questo ha affrontato distruzioni ripetute nel tempo, ma dal suo restauro del 1702 è stato preservato in modo straordinario. La manutenzione e la gestione dei flussi di visitatori sono pianificate con grande cura.
Al suo interno si trovano reliquie appartenute a figure molto rispettate nella comunità buddhista, e un tempo nel giardino c’erano anche due pini cinesi di oltre duemila anni.
Ma l’aspetto più iconico di Wenshu è, senza dubbio, la Pagoda dei Mille Buddha, che vi accoglie all’ingresso.
Sinceramente vi consiglio di venire e, se ne sentite il bisogno, di accendere tre bastoncini d’incenso di sandalo. Con il cuore.

Il ventiduenne Yekta Demirtas, studente del terzo anno del corso di laurea in Civiltà e lingue straniere del nostro ateneo ha vinto il bando di scambio Erasmus Overworld per la Cina. Un solo posto per tutti gli studenti del Dipartimento e dopo un processo di selezione competitivo. Yekta è un ragazzo turco che, dopo un anno di apprendimento dell’italiano, si è innamorato di Parma e l’ha scelta come casa per i suoi studi universitari. Per sei mesi ci accompagnerà nel suo viaggio alla scoperta della «galassia Cina», inviandoci, ogni volta che lo riterrà stimolante, una fotonotizia, per renderci partecipi della sua esperienza. 

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