The Batman
Le ragioni del sì e le ragioni del no. Hai appena visto (o «non» visto) «The Batman», il film più buio della storia del cinema. Quello che fa sembrare luminoso persino «Alien». Quello che fa tabula rasa di quanto mostrato (e detto) da Tim Burton, Christopher Nolan e Zack Snyder negli ultimi 33 anni. Matt Reeves, reduce dall’immenso «The war-Il pianeta delle scimmie», firma un brutto film, ma con una gran regia: un’opera molto arty, nella quale Gotham City (sotto un’eterna pioggia e avvolta da tenebre impenetrabili) assomiglia alla Los Angeles del 2019 di «Blade runner». Si esalta (meglio: scivola; meglio ancora: sprofonda) in un finale che lascia più di un segno (almeno tre), nonostante ci si arrivi sfibrati da una sfiancante e infinita lunghezza.
Finisce per essere originale, ma ostinatamente respingente. E non è solo l’opacità. Anche la musica, con insistenza, si fa, con lo scorrere del tempo, rumore fastidioso e assordante. E le interminabili disquisizioni del «diario» fuori campo di Robert Pattinson raggiungono vette sublimi, per poi sortire l’effetto opposto, facendoti sentire come se Thor - pianeta Marvel, non DC, ma rende l’idea - ti avesse dato una martellata in testa.«The Batman» è un lavoro oscuro che vorrebbe portarti in un mondo di corruzione, disperazione, maschere, affetti (an)negati, soppressi, interrotti… Ma non ti ci porta mai fino in fondo: ti allontana, ti rimbalza, ti tiene fuori. E allora? Allora esci dalla sala, stordito, e ti chiedi: «Che film ho (non) visto?». Ora lo sai: tre ore di buio!
Gianluigi Negri
Regia: Matt Reeves
Interpreti: Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Paul Dano
Usa 2022, 2 h e 55'
Genere: Supereroico
Dove: The Space Campus
e Parma Centro
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