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Il gatto con gli stivali 2: un sequel più riuscito dell'originale

Il gatto  con gli stivali 2: un sequel più riuscito dell'originale

10 Dicembre 2022, 15:36

I gatti hanno nove vite, d’accordo. Ma cosa succede se di queste nove se ne sono esaurite otto? Gatto si trova a quel punto lì: fatto un rapido calcolo, di vite gliene resta solo una, come gli ricorda un «lupo cattivo» cattivissimo con occhi di bragia, mantello nero e falcetti.
Che fare dunque? Bisogna impossessarsi della mappa per arrivare alla Stella del desiderio, per poter chiedere proprio di tornare ad averne nove. C’è concorrenza, però: in gara con i loro desideri da esprimere ci sono anche Riccioli d’oro con i tre orsi e Big Jack Horner, avido e senza scrupoli, e poi c’è la vecchia conoscenza Kitty zampe di velluto.
Di anni ne son passati dal primo «Gatto» e si vede, anche solo nell’animazione e nello stesso linguaggio filmico di questo sequel che alla fine è più riuscito del numero uno. La classica quête (qui il Graal è la Stella del desiderio), divertente e mozzafiato, mette insieme le favole più note e il cinema, in un gioco di citazioni e strizzate d’occhio in cui possono cimentarsi anche gli adulti e che conferma l’impronta alla «Shrek».
Entrano temi grandi e grandissimi (la paura della morte su tutti; a proposito, il lupo/morte per gli spettatori più piccoli può esser anche troppo orrorifico) ben amalgamati in un’avventura serrata e costruita con intelligenza, nella quale si punta sul valore dell’amicizia e sull’importanza di assaporare il bello che c’è. Perché a ben vedere, come insegna il candido cagnolino Perrito, una vita sola è già ricca di suo: basta saper apprezzare il tanto che ci regala. L.O.

Regia: Joel Crawford
Sceneggiatura: Paul Fisher, Tommy Swerdlow
Usa 2022, 1 h e 40'
Genere: Animazione
Dove: The Space Parma Centro e Campus
GIUDIZIO: 3 stelle su 5

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