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CINEMA

"Invenzioni dal Vero": torna il Parma Film Festival, l'artista Stefano Spagnoli ha realizzato il manifesto-collage

Appuntamenti dal 9 al 20 novembre

Invenzioni dal Vero: appuntamento dal 9 al 20 novembre con la 27esima edizione

14 Ottobre 2024, 19:02

Il Parma Film Festival - Invenzioni dal Vero giunge alla 27esima edizione: appuntamento dal 9 al 20 novembre a Parma con proiezioni, premi, incontri, dibattiti, workshop ed eventi, nell’ambito di un programma ricchissimo di iniziative che sarà svelato nelle prossime settimane e durante la conferenza stampa ufficiale, in programma martedì 5 novembre alle ore 11:30 al Cinema D’Azeglio d’essai di Parma, in via D’Azeglio 33. 

Rinnovata nel 2018, la manifestazione è organizzata da Comune di Parma - Assessorato alla Cultura e Circolo del Cinema Stanley Kubrick, con il sostegno di Regione Emilia-Romagna - Emilia-Romagna Film Commission, Fondazione Monteparma, Chiesi Farmaceutici e BPER Banca, ed in collaborazione con Università di Parma, Fondazione Bernardo Bertolucci e Fondazione Anna Mattioli. Media partner della manifestazione Film Tv.

L’artista parmense Stefano Spagnoli firma l’immagine ufficiale della 27esima edizione: un collage onirico che mescola passato e presente, in cui il volto del regista e attore statunitense Buster Keaton, tra le icone del muto, è parzialmente orbo e osserva tra gli spazi di una Roma in rovina due gambe femminili e sensuali che richiamano il rapporto indissolubile tra cinema e arti contemporanee. 

“Il manifesto allude alle stratificazioni di tempo e spazio che l’immagine filmica produce - dichiara Spagnoli - e al decadimento di tutto ciò che è portato all’eccesso. Confidiamo nella resistenza del buon cinema, anche grazie a realtà e manifestazioni come questa, strumenti preziosi di ritorno al gesto e alla parola tridimensionale, per valorizzare il cinema indipendente, d’autore e sperimentale. Il Parma Film Festival è una delle isole felici e distanti dai paradossi che sta subendo l’immagine contemporanea. Il volto di Keaton, infatti, è tratto da un fotogramma di una delle sue ultime geniali interpretazioni, il cortometraggio “Film” del 1964, firmato dal drammaturgo Samuel Beckett, che racconta ansiosamente, in modo profetico e persuasivo, il rapporto a volte conflittuale tra uomo e immagine”. 

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