cinema
Il gladiatore II - Ferocia nella polvere dell'arena
Il dubbio è che quel numero due nel titolo non indichi un sequel, ma un film al quadrato. Perché Ridley Scott non solo ha preso la ricetta del primo capitolo (un uomo che perde tutto, un villain psicopatico, una serie di combattimenti prima in un’anonima provincia dell'impero romano e poi nel Colosseo), ma ha enfatizzato ogni singola sequenza, raddoppiando la dose di spettacolarità. Ecco allora, confusi dalla polvere dell’arena (e di una sceneggiatura ai limiti del ridicolo), più animali feroci, più battaglie, più antagonisti (non uno, ma ben due imperatori) e più trame politiche in mezzo alle quali il giovane Lucio (un Paul Mescal pompatissimo) dovrà districarsi per avere la sua vendetta contro il generale Acacio (Pedro Pascal). Così se siete fan dell’originale con Russell Crowe e vi emozionate quando qualcuno grida “Forza e onore”, ne “Il gladiatore II” troverete tutto quello che vi è mancato per quasi venticinque anni (compresa una colonna sonora in linea con le tracce capolavoro di Hans Zimmer), ma se cercate un plot plausibile o una ricostruzione filologica di Roma antica, cambiate anfiteatro. Ci sono due però; questo farraginoso e superfluo secondo atto merita di essere visto al cinema per godere appieno di un Denzel Washington – il mercante di schiavi Macrino - mai così magnetico, e per gli effetti digitali che, nonostante qualche caduta clamorosa (vedi la scena delle scimmie), raggiungono dei picchi, come nell’episodio della naumachia, davvero memorabili.
Regia: Ridley Scott
Interpreti: Paul Mescal, Pedro Pascal
Usa 2024, 2 h e 28'
Genere: Epico/Peplum
Dove: The Space Parma Centro e Campus
Giudizio: 3 su 5
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