Il presidente Michele Boccardi è intervenuto a Mamiano alla presentazione del Gruppo regionale, guidato da Michele Soavi.
«Vediamo la luce in fondo al tunnel dopo quindici mesi di buio». È chiaro Michele Boccardi. Il presidente nazionale di Assoeventi Confindustria - l’associazione che unisce 46mila imprese organizzatrici di eventi, feste, cerimonie, wedding e ricorrenze - è intervenuto ieri pomeriggio alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano, in occasione dell’incontro «Ripartiamo!».
Sono state illustrate tutte le novità in vista della ripartenza di congressi, feste e cerimonie (anche al chiuso) a partire dal 15 giugno ed è stato presentato il Gruppo Imprese Emilia- Romagna di Assoeventi, guidato dal parmigiano Michele Soavi.
I lavori sono stati aperti da Cesare Azzali, direttore dell’Unione parmense degli industriali. «Questo appuntamento - ha affermato - ci consente di fare il punto della situazione su un settore che ha subito pesanti contraccolpi a causa delle misure introdotte per ridurre i contagi, ma che ora può contare su un fortissimo potenziale di ripresa. Il graduale ritorno alla normalità porta infatti a costruire una serie di eventi e iniziative che consentono alle aziende di ripartire».
Boccardi ha spiegato che il comparto legato all’organizzazione di eventi privati «è stato quello più colpito dagli effetti della pandemia». È dal 4 marzo 2020 (ad eccezione di brevi parentesi) che il settore è fermo. «C’è stata una riapertura alla fine del giugno scorso, ma solo sulla carta - ha precisato -. Viviamo su una programmazione semestrale e annuale, inoltre la maggior parte delle persone e degli organizzatori di eventi, nell’incertezza del momento, ha preferito rimandare gli appuntamenti già programmati».
I dati sono inequivocabili. «Al 31 dicembre 2020 il comparto aveva subito una riduzione del 90% del fatturato, causata dal rinvio dell’85% degli eventi programmati - ha spiegato il presidente Boccardi -. Per superare questa situazione drammatica ci siamo subito attivati, dando un'identità giuridica a questo settore. Così facendo, siamo riusciti a far comprendere al governo la gravissima situazione che stavamo vivendo».
In questi mesi Assoeventi ha preparato un protocollo di sicurezza (approvato dal Cts) per ricominciare a lavorare nel pieno rispetto delle regole. «Dopo la doccia fredda del Dpcm di aprile - ha sottolineato Boccardi - siamo riusciti ad ottenere il via libera per la ripartenza dal 15 giugno. Si potranno svolgere le cerimonie con il green pass, ma abbiamo scongiurato l’introduzione della figura del Covid manager». Quanto alle regole da rispettare, «il criterio fondamentale è il distanziamento sociale - ha rimarcato -. Per quel che riguarda gli eventi al chiuso, è stato raddoppiato il distanziamento tra i tavoli, passato da uno a due metri, e non ci sarà più il self service ma un eventuale buffet gestito da camerieri».
Via libera anche alle piste da ballo, da frequentare mantenendo il distanziamento sociale e facendo pause. «Tutte queste novità, anche se non ci soddisfano pienamente, ci consentono di ripartire - ha dichiarato Boccardi -. Agli sposi e ai gestori di eventi chiedo di mantenere alta la guardia, per fare in modo che il 2021 possa essere l’anno della ripartenza e non si ripeta quanto accaduto nei mesi scorsi. Dobbiamo poter tornare a programmare in maniera serena il futuro».
Il comparto wedding ed eventi privati prima del Covid fatturava 33 miliardi di euro l’anno, occupava 850 mila stagionali e 150mila persone a tempo indeterminato. «Il rischio di perdere figure professionali formate è alto - ha osservato Boccardi -. Per questo abbiamo chiesto sostegni per i prossimi due anni. Non bastano gli aiuti a fondo perduto, sono fondamentali azioni strutturali che ci facciano ripartire con serenità».
Luca Molinari
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