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Foto-amarcord di Ferragosto: quando la gita fuori porta sembrava una vera vacanza

16 Agosto 2020, 11:04

di Luca Molinari
C’era una volta il Ferragosto parmigiano. Tra gite fuori porta, sagre di paese, gossip e fatti di cronaca. Sfogliando le gazzette del 15 agosto di cinquanta, cinquantacinque e settanta anni fa, emerge lo spaccato di una parmigianità molto diversa ma ricca di similitudini con quella attuale: la gita fuori porta, l’orgoglio del contadino di paese che coltiva pomodori da record e il piacere di comparire con nome e cognome sul giornale cittadino nella classica intervista ferragostana. 
15 AGOSTO 1970
Nella prima pagina della “Gazzetta” del 15 agosto 1970 campeggiano due grandi foto a colori, la prima rappresenta la rosa al completo “del Parma che farà la serie C”, la seconda è dedicata all’esodo vacanziero e alle pattuglie della Stradale che vigilano sul traffico. Ricchissime di curiosità le due pagine successive, incentrate sulle cronache nazionali e dal mondo. Ampio spazio è riservato a un articolo sui modi di salutare, tra varianti emiliane e meridionali. Al saluto “stammi bene”, tipicamente emiliano, viene contrapposto lo “statti bene” tipico del sud; al classico “arrivederci” il più rispettoso “arrivederla”, con tanto di analisi del significato dei singoli termini. Il cuore del giornale è però la cronaca della città, che si apre con le immancabili interviste a chi lavora anche a Ferragosto: dal fattorino al telegrafo, dal taxista al cameriere, dal casellante al vigile urbano. 
Francesco Guarnieri, casellante, afferma: «Con il Ferragosto faccio “13”, nel senso che è la tredicesima volta che trascorro al casello questa giornata estiva. Sono tranquillo, ma preferirei essere al mare o in montagna. Sarà per l’anno prossimo». 
Il vigile urbano Paride Ferretti è molto chiaro: «Dovrebbe essere una giornata tranquilla: qualche fracassone è probabile che ne approfitti della città vuota, ma stia attento, con il regolamento in mano starò ben in guardia». 
Non manca lo spazio per il gossip, con lo “scoop” su Tamara Baroni che vola in Grecia per un periodo di vacanze. “Parmigianissima” è anche la pagina dedicata alle vacanze, tra foto di chi fa ferie pascolando le pecore e chi invece si concede qualche giorno di pausa a Varano Marchesi, a Specchio e - i più fortunati- a Manarola, nelle Cinque Terre. 
Ogni articolo è accompagnato dai nomi dei parmigiani più conosciuti, avvistati nelle varie località di villeggiatura. 
A Manarola ci sono il «signor Ettore Giroldi e signora, il professor Odoardo Gherardi con la consorte Tina, Wanda Macagnoni di Fontanellato». 
Varano Marchesi, stando all’elenco pubblicato, sembra invece meta di numerosi ragionieri, tra cui «il rag. Fernando Ferrari e signora Liliana» mentre a Specchio sono presenti numerose famiglie, qualche geometra e «il cavalier Alfredo Tagliavini con la moglie Riccarda». 
15 AGOSTO 1965
Andando all’indietro di cinque anni, si scopre che il maltempo aveva funestato l’esodo di Ferragosto 1965: «Acqua e cielo imbronciato quasi ovunque» si legge sulla prima pagina di allora. Sfogliando il giornale salta agli occhi un titolo inequivocabile: “L’imbecille”. Il giornalista Giacomo Pighini racconta del suo incontro in tabaccheria con l’amico Marco Oggioni e la sua segretaria-amante. E riflette sul fatto che «l’ultimo della classe, il bocciato (ossia Oggioni ndr), ora marcia sulla sua macchina e con la sua amante a ispezionare le sue costruzioni che gli renderanno soldi a palate». 
Mentre lui, che ha seguito le sue ispirazioni «è rimasto un povero diavolo, un buono a nulla, un imbecille senza senso pratico». 
«Sono un imbecille, un imbecille a modo mio – conclude Pighini – me ne accontento e non vi rinunzierò mai». 
Nella stessa pagina spazio al gossip con la notizia della vacanza dei principi «Paola e Alberto di Liegi nella pace di Marina di Massa». In cronaca della città cattive notizie per gli oltre trecento ragazzi in colonia a Misurina. Con il verificarsi di due casi di epatite virale sono state infatti sospese le visite dei genitori. 
Getta acqua sul fuoco don Fava, presidente della Pontificia opera di assistenza di Parma: «La situazione non è preoccupante, due ragazzi sono ricoverati a Belluno per una forma leggera di epatite». 
15 AGOSTO 1950
Settant’anni fa la prima pagina della “Gazzetta” era tutta incentrata su notizie internazionali, a partire dalla guerra di Corea. «Le forze americane hanno prevenuto “l’offensiva di Ferragosto” nordista iniziando una serie di contrattacchi su tutti i fronti» si legge. Nella unica pagina di respiro locale spazio alla cronaca nera con la notizia della morte di un giovane fornovese, caduto dal treno sulla Spezia-Parma «a causa dell’oscurità, da una porta aperta del bagagliaio». Viene ricordata anche la solennità di San Rocco, prevista il 16 agosto, invitando i fedeli parmigiani a recarsi nella chiesa di via Università dedicata al santo «per il rosario, il panegirico del santo tenuto dal reverendo padre Agostino Grazzi e quindi benedizione solenne e bacio della reliquia».
 

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