FONTEVIVO
Il 2021 è stato ancora segnato dalla pandemia ma negli ultimi mesi il trend è positivo e la Custom di Fontevivo prevede una crescita a due cifre nelle performance economiche. I problemi legati alle materie prime e le incognite energetiche pesano, come per tutte le imprese. Ma l'azienda mostra ottimismo grazie all'innovazione. La novità di giorni è un sistema che permette agli esercenti di gestire in modo veloce e multipiattaforma le loro attività. Per il bilancio della Custom l'anno si chiude il 30 settembre. L'anno scorso (ottobre 2020-settembre 2021) si è chiuso con ricavi a 108 milioni, dai 135 milioni precedenti. L'utile netto è stato superiore a 3 milioni di euro; flusso di cassa operativo a 18 milioni. Lo spiega il cfo Andrea Esposito, che spiega (anche nel nostro video) come l'azienda abbia «una buona redditività nonostante l'impatto del Covid» e fornisce altri numeri: Ebitda consolidato oltre i 10 milioni, posizione finanziaria netta positiva per oltre 13 milioni. Nonostante le difficoltà del Covid, le prospettive sono positive. Nel primo quadrimestre i ricavi consolidati sono cresciuti del 20% annuo, a 41 milioni.
«La difficoltà che abbiamo quest'anno è l'accesso alla componentistica, che provoca ritardi - continua Esposito -. Ma gli ordini acquisiti sono a 50 milioni nel quadrimestre e il trend è positivo». L'attesa è di una crescita del fatturato a 130-140 milioni. Bene anche l'estero: «Utilizziamo Simest per lo sviluppo di mercati esteri, nello specifico il nuovo ufficio di Miami, con l'obiettivo di migliorare la nostra penetrazione sul mercato degli Stati Uniti, per noi il più importante dopo l'Italia. Il secondo caposaldo con Simest è l'ulteriore sviluppo della filiale tedesca. Per ognuno investiremo almeno un milione di euro nei prossimi due anni. Altri investimenti saranno in India e in Brasile, altro mercato per noi strategico».
Sarà l'innovazione a trainare i risultati, in particolare con soluzioni «modellate» sulle esigenze concrete espresse dal mercato. Lo spiegano i manager della Custom Alessandro Pedrazzi, head of Retail, Davide Adorni e Luca Carnietto (sales&marketing). È di questi giorni il lancio «ufficiale» di Keep Up Suite, un software dedicato a bar, ristoranti, negozi e attività simili. «Semplificherà la gestione di negozi e locali - dicono i manager -. È un software più leggero e semplice, con un'architettura moderna, basata sul cloud. E personalizzato sulle esigenze espresse dai clienti. C'è un forte trend nel self ticketing e nel self service».
Così il nuovo software può gestire il sistema che permette di prenotare e pagare da soli. «Il nostro cliente ha un unico interlocutore e un punto di assistenza - continuano i dirigenti Custom -. E i prodotti sono integrati con un linguaggio unico». In un unico negozio lo stesso software fa dialogare ad esempio punto cassa, stampante telematica, chioschi per il self checkout, il controllo automatico dei Green pass (a volte preferito all'app perché meno «invasivo» verso la clientela) e i locker, spazi in cui conservare prodotti già ordinati. Il sistema lavora offline e si aggiorna quando c'è connessione. Se viene a mancare internet, insomma, ci sono ampi margini di autonomia e non si perdono i dati. Con il superamento delle restrizioni anti-Covid, ora il mercato offre opportunità. Dopo i primi mesi di test con 300 partner, ora per Keep Up Suite si apre un mercato potenziale di 350-400mila attività clienti, da raggiungere in 24-36 mesi.
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