PARMA
Per dare visibilità ai percorsi femminili di crescita professionale in azienda, Cerve ha realizzato e diffuso sui propri canali social e sul sito www.cerve.it un breve video, raccogliendo testimonianze di integrazione e crescita da parte di collaboratrici diverse per età, esperienza, provenienza che hanno scelto di raccontare le proprie storie in azienda. Ancora una volta - oltre alle dichiarazioni di intenti - azioni concrete, storie di colleghe con nome e funzione per promuovere un clima che incrementi l’autostima, l’autodeterminazione e porti le donne a sviluppare e fare valere il proprio potenziale. “Siamo orgogliosi del senso di appartenenza che si respira in azienda, del bassissimo turnover tra i dipendenti, in tutti i settori, del dialogo aperto e collaborativo con i sindacati - dice il presidente Giovanni Bormioli -. Confidiamo nel nostro team, nelle persone e nelle grandi capacità delle donne. Non a caso, Cerve è un nome che suona femminile - nato dalla crasi delle parole CERamica e VEtro - e che alla professionalità delle nostre dipendenti deve moltissimo”.
“No gap: l’impegno di Cerve per le dipendenti e per il processo di crescita del proprio team. Non solo otto marzo. La responsabilità del Gruppo Cerve a favore delle proprie dipendenti e a sostegno del valore della diversità in azienda va ben oltre le ricorrenze da calendario; è un impegno costante, concreto e sancito anche contrattualmente”, dicono dal gruppo leader mondiale nella decorazione su vetro. Azienda nata nel 1953, parte di un Gruppo di riferimento nel settore che oggi annovera anche una vetreria e marchi importanti come VIDIVI Vetri delle Venezie. Un’impresa da 4 milioni di pezzi lavorati al giorno, 6 stabilimenti, più di 80 linee tra decorazione e produzione e che impiega oltre 600 dipendenti.
“I nostri dipendenti sono in larga misura donne - precisa Giovanni Bormioli -. La ‘quota rosa’ in Cerve supera l’80% dei lavoratori, sia in produzione, sia negli uffici. È una prevalenza che caratterizza le nostre risorse umane da sempre. Se siamo cresciuti, dobbiamo ringraziare anche il contributo e la professionalità delle nostre collaboratrici. Vogliamo che percepiscano il loro valore, che trovino in Cerve un ambiente di lavoro rispettoso e vicino alle loro esigenze, capace di favorire e incentivare la crescita di tutti i dipendenti, senza nessuna distinzione, in primis di genere”.
Un impegno che l’azienda, insieme ai sindacati, ha messo nero su bianco nell’integrazione al contratto collettivo nazionale, siglata a fine novembre. Un’intesa per i prossimi tre anni che contiene interventi concreti, molto apprezzati dalle lavoratrici in azienda. “Siamo orgogliosi di aver siglato un’intesa con tanti elementi innovativi e che esprimono bene i nostri valori. Norme a tutela di tutti, uomini e donne, ma particolarmente apprezzate delle nostre collaboratrici. Ad esempio, abbiamo introdotto concrete misure di contrasto ad eventuali molestie o violenze sul luogo di lavoro, ampliando ulteriormente le tutele per il lavoratore che ne fosse oggetto - continua il presidente -. Abbiamo introdotto aspetti contrattuali che favoriscono la conciliazione delle esigenze casa-lavoro, prevedendo in maniera strutturale lo smart-working tra gli impiegati e orari di ingresso e uscita dal lavoro più flessibili per i reparti produttivi. Abbiamo voluto rendere concreto il nostro impegno verso l’inclusione e l’uguaglianza di genere”.
“Sono ancora troppo poche le donne che occupano ruoli dirigenziali - conclude il presidente Bormioli -. È fondamentale promuovere una cultura in azienda che stimoli la crescita personale. Noi investiamo in formazione e siamo molto felici quando possiamo farlo sul personale interno e sulle nostre dipendenti. Ad esempio, di fronte alla necessità di tecnici specializzati, abbiamo offerto percorsi formativi e di crescita a molte operaie con brillanti risultati: i nuovi tecnici femminili hanno dimostrato un livello elevatissimo di preparazione e, soprattutto, forniscono esempio, motivazione e prospettive alle colleghe, costituendo veri e propri modelli di empowerment di successo in azienda”.
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