curiosità
Come si forma il prezzo del gas? Dove si decide il prezzo del metano, che poi ci ritroviamo nelle bollette di gas e luce? Fino a una decina di anni fa, il prezzo dipendeva dai contratti a lungo termine che i grandi importatori (Eni, Enel, Edison) facevano con i paesi fornitori, soprattutto Russia e Algeria. In questi contratti, veniva preso come riferimento il prezzo del petrolio che il metano andava a sostituire.
Poi, nel 2011 nell’Unione europea è stata liberalizzata la circolazione del gas fra gli stati. In poco tempo, alla borsa europea del gas di Amsterdam, il Ttf (Title Transfer Facility, gestita dalla società pubblica Gasunie) si è cominciato a trovare gas a basso prezzo. Per le imprese energivore europee, è diventato più conveniente comprare il gas sul mercato spot del Ttf che dai grandi importatori, che vendevano a prezzi parametrati sul petrolio e quindi più alti. Nel giro di un decennio, il prezzo della borsa di Amsterdam si è imposto come quello di riferimento (benchmark) del mercato europeo. Non per decisione politica della Ue o di qualche stato, ma per pura convenienza di mercato.
La situazione è cambiata nell’estate del 2022. Per varie ragioni (mancati investimenti sull'estrazione, ripresa post pandemia, richiesta dal Far East) il metano ha cominciato a scarseggiare. I prezzi, negli anni precedenti variabili fra 5 e 25 euro al megawattora, hanno cominciato a salire. La guerra in Ucraina ha fatto venir meno le forniture russe (il 40% dei consumi europei) e ha generato incertezze e paure fra gli operatori, alimentando la speculazione. Risultato: ad agosto il gas è schizzato oltre i 300 euro al MWh, anche se oggi sta sui 170 euro.
Il prezzo del Ttf però vale solo per l’Unione europea. Gli Stati Uniti hanno la loro borsa del Gas, l’Henry Hub. Prende il nome da un gigantesco terminal in Louisiana, gestito da una società privata. Qui arrivano ben 13 gasdotti, e c'è il più grande rigassificatore del paese. Il gas qui oggi costa poco, 1/3 - 1/4 del prezzo del Ttf. Il problema è che da qui può arrivare in Europa solo via nave, e questo fa aumentare di molto i costi. Solo il 10% del metano trattato all’Henry Hub viene esportato. Prendere come riferimento per l’Europa il prezzo che il metano ha negli Stati Uniti, non è così semplice.
In Estremo Oriente, il prezzo del gas viene fissato dall’indice Jkm (Japan Korea Marker), gestito da una società privata e riconosciuto in Giappone, Corea, Cina e Taiwan. Ma in quest’area il gas arriva solo via nave, come Gnl (gas naturale liquefatto), non via gasdotto come in Europa. Anche qui, è difficile paragonare i prezzi di due prodotti in due aree così lontane, e con logistiche così diverse.
In Gran Bretagna c'è ancora un’altra borsa del gas, il National Balancing Point (Nbp). A Londra poi c'è la Borsa del Brent, il petrolio del Mare del Nord. E’ un mercato enorme, con transazioni giornaliere per 2000 miliardi di dollari, contro 1-2 miliardi di euro al giorno del Ttf. Una borsa molto stabile, il cui indice potrebbe contribuire a fissare un ipotetico indicatore europeo del gas.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata