tariffe
Se ne parla ormai da anni, ma ora il cambiamento è certo e imminente. Stiamo parlando della fine del mercato tutelato del gas prevista a gennaio 2024 per tutti i clienti domestici, mentre per l'energia elettrica il passaggio avverrà ad aprile 2024. Quest'ultima tappa coinvolgerà circa 10mila clienti (numero che corrisponde agli utenti ancora in tutela).
Nel mercato tutelato, il cui nome corretto è: «Servizio di maggior tutela» i consumatori hanno la possibilità di accedere a offerte di luce e gas che vengono stabilite e regolate direttamente da Arera, ossia l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Appartengono al mercato tutelato i clienti che nel corso del tempo non hanno mai provveduto a cambiare fornitore di luce e di gas.
Per quanto riguarda la bolletta della luce il fornitore, nella maggior parte dei casi, corrisponde con il distributore locale. Altro discorso, invece, per il gas, per il quale qualsiasi fornitore ha la possibilità di mettere a disposizione delle offerte in regime di maggior tutela. Nel mercato libero le condizioni economiche sono stabilite direttamente dai fornitori, che si fanno una sana e legittima concorrenza. I consumatori, in altre parole, hanno la possibilità ed il potere di negoziare le tariffe, i piani e le opzioni, andando a scegliere quelle che maggiormente si adattano alle proprie esigenze. Altre differenze? Nel regime tutelato le condizioni sono stabilite direttamente dall’Arera ogni tre mesi. Questo permette di fornire un servizio più regolamentato, che garantisce una certa protezione ai consumatori. Il mercato libero, invece, vige in regime di totale e completa concorrenza: le compagnie competono tra di loro nel tentativo di garantire l’offerta migliore ai clienti. I fornitori hanno la possibilità di muoversi con una maggiore flessibilità e possono definire liberamente le proprie condizioni contrattuali e le tariffe. Questo può portare a una grande varietà di opzioni, ma anche ad una maggiore difficoltà ne districarsi e nello scegliere la tariffa più adatta alle proprie esigenze.
«La fine del mercato tutelato, vale a dire quello in cui le condizioni economiche (prezzo) e contrattuali sono definite dall'Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) ora è ufficiale - spiega Francesca Campanini, responsabile per Confconsumatori dello sportello che riguarda il progetto «Energia Diritti a viva voce» in collaborazione con Arera -. L'Europa ce lo impone e dunque è una strada obbligata. A questo punto molte persone si trovano ad affacciarsi al mercato libero dell'energia che differisce rispetto al quello tutelato poiché le offerte hanno una validità temporale, scaduta la quale occorre valutare se ci sono offerte migliorative. Questo è un passaggio complicato, perché ci sono tanti parametri da valutare e d'ora in poi gestire il contratto sarà più impegnativo. Va subito precisato che la fine del mercato tutelato non sarà per tutti. Sono stati infatti individuati i cosiddetti clienti vulnerabili».
Chi rientra nella categoria definita dei vulnerabili? Chi ha un’età superiore ai 75 anni e si trova in condizioni economiche svantaggiate, chi versa in gravi condizioni di salute e necessita di apparecchiature mediche alimentate dall’energia elettrica, soggetti con disabilità, clienti che hanno un’utenza in una struttura abitativa in emergenza dopo eventi calamitosi, clienti che hanno un’utenza su un’isola minore non interconnessa
«Per queste fasce - conferma Campanini - il mercato tutelato continuerà ad esistere, almeno per qualche anno. Per tutti gli altri utenti sarà necessario compiere il passaggio. Sempre per decisione del governo, regolata dalle delibere dell'Autorità, tutti i gestori, sia del mercato libero che di quello tutelato, devono aver già iniziato a inviare ai consumatori-clienti una comunicazione sul cambiamento in atto. I gestori del mercato tutelato devono aggiungere anche una proposta commerciale, mentre quelli del mercato libero sono tenuti a inviare una comunicazione, in particolare per far sapere ai clienti vulnerabili aderenti al mercato libero che possono anche tornare nel mercato tutelato».
Per quanto riguarda l’energia elettrica, chi sceglie di non passare al mercato libero entra nel Stg (servizio a tutele graduali), ovvero un regime di tre anni in cui le tariffe saranno ancora fissate dall’Arera. Il passaggio a Stg arriverà il primo aprile 2024, per stabilire poi chi sarà il fornitore in futuro sono previste aste competitive nel mese di dicembre. I clienti che non saranno più nel mercato tutelato verranno suddivisi in 26 aree da 220mila consumatori ciascuna, con un operatore che non potrà aggiudicarsi più del 30% di una singola area.
«I clienti del mercato tutelato che non rientrano nella fascia dei vulnerabili, se al momento del passaggio al mercato libero non sottoscriveranno un contratto “libero”, verranno destinati automaticamente a un servizio che permetterà di avere comunque la continuità della fornitura – assicura l'esperta di Confconsumatori -. Ogni zona avrà un preciso gestore che verrà stabilito da concorsi. Il gestore dovrà inviare una comunicazione per rendere noto il passaggio e le condizioni contrattuali, spetterà poi al singolo utente se restare o passare a un nuovo gestore».
Tutte le associazioni dei consumatori che si stanno confrontando da tempo sulla questione, ritengono che il mercato tutelato sia comunque una garanzia, perché può essere considerato come un'asticella di paragone, perché tutti i gestori del mercato libero hanno come riferimento un contratto gestito dall'Autorità, quindi i prezzi e le condizioni contrattuali sono determinati dall'Autorità. Visto che il prezzo varia in base ai costi del mercato all'ingrosso, il consumatore non deve fare nulla. Nel mercato libero invece, per gestire al meglio il contratto di fornitura occorre controllare sempre le varie offerte e questo complica le cose.
Attualmente sono tantissimi i gestori del mercato libero, quindi si moltiplicano le offerte e diventa difficile poterle confrontare tutte. Certo la concorrenza dovrebbe determinare una riduzione dei prezzi, ma non è ancora diffusa quella cultura che porta a controllare le bollette, all'autolettura, alla gestione ottimale di un contratto. Bisogna cambiare metodo e non è semplice. Anche per queste ragioni sono state individuate categorie di utenti vulnerabili, persone che si sentono più tranquille a non dover pensare a queste incombenze.
«Non è detto che il mercato tutelato sia più economico, perché indubbiamente l'essere in grado di cercare tra le varie proposte offre maggiori vantaggi, in ogni caso siamo di fronte a un cambiamento importante, in una fase storica in cui ci stiamo trascinando il forte rialzo dei prezzi dell'energia del 2022, che a mio avviso, ha fatto capire a molti gestori del mercato libero che si devono tutelare di più. Questo perché il prezzo fisso basso per un lungo periodo potrebbe essere per loro svantaggioso, come è successo peraltro. Ad esempio, un contratto con prezzo fisso per due anni sottoscritto appena prima che scoppiasse la guerra in Ucraina è stato impegnativo da mantenere da parte dei gestori, credo che i futuri contratti del mercato libero terranno presente per un po' questo problema. Non sappiamo cosa succederà, purtroppo c'è un'altra guerra in corso e non si possono azzardare previsioni».
«Noi abbiamo un'Autorità (Arera) deve attuare le delibere che devono normare i passaggi previsti, cercando di mediare e di tenere sempre presente quelle che sono le esigenze dei consumatori e delle aziende, anche in termini di tempistica delle informazioni. Un ultimo aspetto. Un decreto prevedeva che nel momento in cui si avvicinava la fine del mercato tutelato dell'energia sarebbero dovute circolare le informazioni anche attraverso la televisione. Io, francamente non ho mai visto neanche una pillola informativa, neppure un semplice spot sulla fine del mercato tutelato. E' vero che il decreto non fissava date di scadenza, era una indicazione generica, però ormai siamo a metà novembre e le informazioni su cosa significa il passaggio al mercato libero, a chi interessa e cosa comporta non sono passate. Gli utenti devono ad esempio sapere che esiste un portale sulle offerte del mercato libero, che spiega come fare attenzione a determinate caratteristiche. E' grave che non si stia facendo nulla. Se ne parla da anni, peraltro».
«Su “consumienergia.it” si può accedere ai dati di consumo e alle principali informazioni tecniche e contrattuali relativi alle forniture di energia elettrica e di gas naturale di cui si è titolari. Su “ilportaleofferte.it” si trovano le diverse offerte di energia elettrica e gas con la possibilità di confrontarle».
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata