Cciaa Emilia
Più depositi e meno impieghi per imprese e famiglie nel Parmense, nel primo semestre. È questo, in sintesi, il quadro che emerge dai dati pubblicati dalla Banca d’Italia e analizzati dall’Ufficio studi della Camera di commercio dell’Emilia.
Alla fine di giugno sono risultati in calo del 3,1% i prestiti in essere del sistema di credito parmense, rispetto alla stessa data dello scorso anno. Gli impieghi bancari si sono così portati a 14,2 miliardi di euro.
Il tasso di variazione dei depositi si è attestato a +5,1%, per un valore pari a 16,9 miliardi di euro. In aumento anche il valore dei titoli a custodia, con una crescita del 18,4%, per un valore stock complessivo di 13 miliardi di euro registrato a fine giugno 2024.
«I dati evidenziano un calo per le imprese (-4,2%), mentre indicano stazionarietà per le famiglie consumatrici - analizza la Cciaa -. Il decremento più significativo si ha per società finanziarie ed assicurative, che mostrano un calo del 34,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ad assorbire la maggior parte degli impieghi bancari è comunque il mondo delle imprese, che si attesta al 61,4%, seguito dalle famiglie consumatrici con un 34,9%».
Guardando al sistema produttivo, gli andamenti sono diversificati a seconda del settore: il comparto manifatturiero, ad esempio, mostra un calo dell’ordine del 2,0% rispetto a giugno 2023. Lo stesso vale per il settore dei servizi, con un calo del 10,2%; le costruzioni invece, rispetto all’anno precedente mostrano un incremento del ricorso al credito bancario del 2,4%.
In miglioramento il tasso di deterioramento del credito, che dallo 0,9% del giugno 2023 è arrivato dodici mesi dopo allo 0,7%.
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