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Pagamenti digitali: è boom. Anche di frodi

Insieme al maggiore utilizzo della tecnologia crescono anche i pericoli. Il punto in un report Fabi

Pagamenti digitali: è boom. Anche di frodi

22 Aprile 2025, 11:34

La truffa corre sempre più spesso sul web. I dati parlano chiaro: la crescita degli «incassi» dei malviventi sale in modo esponenziale: oltre mezzo miliardo di euro rubato dai «ladri digitali» negli ultimi tre anni agli italiani, +30% solo negli ultimi 12 mesi. Nel triennio 2022-2024, il denaro sottratto attraverso truffe online e frodi informatiche ha raggiunto i 559,4 milioni in Italia. Un trend che va di pari passo con l'incremento dell'uso dei mezzi di pagamenti elettronici, abitudine rafforzatasi a partire dalla pandemia. È quanto emerge da un'indagine del sindacato di bancari Fabi. Le truffe online rappresentano la voce più rilevante di questo «mercato»: da 114,4 milioni di euro nel 2022 a 181 milioni nel 2024 (+58%). Fra il 2022 e il 2023, l'incremento è stato di 22,7 milioni di euro (+19,9%); fra il 2023 e il 2024 il salto è stato di 43,8 milioni (+31,9%). Le frodi informatiche sono passate da 38,5 milioni nel 2022 a 48,1 milioni nel 2024 (+25%): fra 2022 e 2023 una crescita del 4,3%), fra 2023 e 2024 ben +19,8%. In totale fra il 2022 e il 2023 il totale delle somme sottratte è aumentato di 24,4 milioni (+15,9%), mentre tra il 2023 e il 2024 la crescita è stata di 51,7 milioni (+29,2%). Il fenomeno, dice la Fabi, è destinato a crescere anche a motivo del sistematico aumento dell’utilizzo di strumenti digitali. Gli italiani, infatti, hanno aumentato significativamente l'uso dei pagamenti senza contante, tra bonifici e carte di debito.

La crescita dei fenomeni criminosi e dell’uso di strumenti di pagamento diversi dal contante ha portato la Fabi a pubblicare la guida «Attenti al lupo online», un vademecum completo per prevenire frodi e truffe digitali, rivolto a cittadini e risparmiatori. La guida, realizzata nell’ambito della campagna di educazione finanziaria Fabi Financial Lab per la Global Money Week dell’Ocse, fornisce consigli pratici e indicazioni dettagliate per riconoscere ed evitare le principali minacce online, proprio mentre le frodi digitali sono in forte aumento e diventano sempre più sofisticate grazie all’uso dell’intelligenza artificiale e di nuove tecniche di ingegneria sociale. La guida analizza i diversi strumenti di pagamento più vulnerabili alle truffe - carte di credito, bonifici bancari, portafogli digitali - e offre una serie di 8 «regole d’oro» per proteggere i propri risparmi e le informazioni personali. Particolare attenzione è riservata ai nuovi rischi emergenti, tra cui deepfake video e vocali, truffe via Whatsapp, falsi investimenti e attacchi sui social network. C'è anche un focus sulle norme Ue in materia di sicurezza nei pagamenti digitali.

Più denaro di plastica e più moneta virtuale
Gli italiani usano sempre di più forme di pagamento digitali. Bonifici e transazioni con carte di debito (come il bancomat) continuano a crescere nel nostro Paese. Fra il 2020 e il 2024 l'importo complessivo dei bonifici è cresciuto del 55,2%, passando da 11.300 miliardi di euro a 17.600 miliardi. Anche il numero totale di operazioni è aumentato del 49,1%, da 2,36 mln a 3,52 mln. Forte incremento per i bonifici automatizzati: +68,9% in valore e +61,7% in numero di transazioni. Parallelamente, le operazioni con bancomat e carte di debito sono quasi raddoppiate in quattro anni: l'importo complessivo è passato da 139,6 miliardi di euro nel 2020 a 259,3 miliardi nel 2024 (+85,7%), mentre il numero di transazioni è salito da 2,6 milioni a oltre 6 milioni (+132,1%). Una tendenza confermata nell'ultimo anno, con un incremento del 2% negli importi complessivi dei bonifici e del 9,2% nei pagamenti con carte. «I dati confermano una trasformazione strutturale delle abitudini di pagamento degli italiani, che si orientano sempre più verso strumenti digitali e automatizzati. La pandemia da Covid-19 ha certamente agito da acceleratore, spingendo le persone a privilegiare pagamenti elettronici e contactless per motivi di sicurezza e comodità», sottolinea il report della Fabi.

Le cifre dimostrano che questa tendenza è ormai consolidata e strutturale. Negli ultimi cinque anni, secondo elaborazioni realizzate sulla base di statistiche della Banca d’Italia, il volume dei bonifici in Italia ha registrato una crescita consistente, frutto di un’evoluzione strutturale nel comportamento di pagamento degli italiani. Tra il 2020 e il 2024, l’importo complessivo dei bonifici standard è aumentato di oltre 3,1 miliardi di euro (+46%), mentre quello dei bonifici automatizzati è cresciuto di oltre 3.100 miliardi (+68,9%), portando il totale complessivo dei bonifici a quota 17.600 miliardi di euro, con un incremento del 55,2% rispetto al 2020 vale a dire 6mila 200 miliardi in più. Anche il numero di operazioni è aumentato sensibilmente: i bonifici standard sono cresciuti del 42,1%, passando da circa 1,52 milioni nel 2020 a oltre 2,16 milioni nel 2024, mentre quelli automatizzati sono saliti del 61,7%, passando da 841 mila a oltre 1,36 milioni di transazioni. Complessivamente, il numero totale di bonifici è cresciuto di circa 1,16 milioni di operazioni (+49,1%) nel quinquennio. L’incremento è stato visibile anche nell’ultimo anno, con un aumento dell’1,2% negli importi dei bonifici standard e del 3,1% per quelli automatizzati, che hanno segnato una crescita complessiva del 2,02% nel 2024 rispetto al 2023. Sul fronte del numero di operazioni, la crescita è stata ancora più evidente: +3,56% per i bonifici standard e +6,54% per quelli automatizzati, con un incremento totale del 4,69% in termini di volumi di operazioni. Parallelamente, anche i pagamenti con bancomat e le altre carte di debito hanno evidenziato una dinamica di crescita molto. Tra il 2020 e il 2024, l’importo complessivo delle operazioni con questo tipo di strumento è passato da circa 139,6 miliardi di euro a oltre 259,3 miliardi, segnando un aumento dell’85,7%. Il numero di transazioni ha registrato un incremento ancora più marcato, passando da circa 2,6 milioni nel 2020 a oltre 6 milioni nel 2024, con un balzo del 132,1% nel quinquennio.
La tendenza positiva si è confermata anche nell'ultimo anno, con una crescita del 9,21% negli importi, saliti di 21,8 miliardi da 237,4 miliardi a 259,3 miliardi, e del 16,45% nel numero di transazioni tra il 2023 e il 2024, aumentate di 855mila unità da 5,1 miliardi a oltre 6 miliardi.

«Bancari in prima linea»
Il segretario generale della Fabi Lando Maria Sileoni commenta: «La crescita costante delle truffe online e delle frodi informatiche è un segnale preoccupante che non possiamo ignorare. È indispensabile che le istituzioni finanziarie rafforzino le misure di sicurezza, investendo in strumenti di protezione e prevenzione più efficaci. La nostra iniziativa nasce con l’obiettivo di fornire uno strumento utile e accessibile per difendersi da queste insidie e proteggere i propri risparmi. È necessario un intervento deciso e coordinato tra istituzioni, banche e autorità per arginare un fenomeno che rischia di diventare sempre più incontrollabile. È una battaglia che vede impegnati ogni giorno in prima linea, con impegno e responsabilità, i lavoratori bancari, che con la loro professionalità e competenza rappresentano un presidio fondamentale di sicurezza e tutela per i clienti, in particolare per le fasce più deboli della popolazione».


Innovazione: la nuova tecnologia
Il futuro? Nfc: meno rischi senza contatti
Per combattere i professionisti del crimine online si punta (anche) sull'innovazione tecnologica. Fra le innovazioni più rilevanti, gli sportelli automatici (Atm) di nuova generazione stanno integrando la tecnologia Nfc (Near Field Communication), permettendo operazioni più rapide, sicure e contactless. Gli Atm con tecnologia Nfc rappresentano il futuro del prelievo e delle transazioni bancarie. La loro diffusione contribuirà a rendere l’esperienza utente più fluida e sicura, riducendo al contempo i rischi legati alla sicurezza delle carte fisiche. Le banche che investono in questa tecnologia - sottolinea il report della Fabi sulle frodi e truffe informatiche - potranno migliorare la qualità del servizio e fidelizzare una clientela sempre più orientata all’innovazione digitale. Tutto questo rientra nella più ampia strategia di digitalizzazione del settore bancario. Tali dispositivi non solo migliorano la sicurezza e l’efficienza operativa, ma rispondono anche alla crescente domanda di servizi più innovativi e user-friendly.
I vantaggi? In primis, il potenziamento della sicurezza: riduce il rischio di clonazione della carta e di skimming, dato che non è necessario inserire fisicamente la carta nel lettore. Velocità nelle operazioni: prelievi e altre transazioni in pochi secondi semplicemente avvicinando il proprio smartphone o carta al lettore Nfc dell’Atm. C'è poi una minore usura delle carte: non serve inserire la carta nel dispositivo, meno rischi di smagnetizzazione e deterioramento del chip. E l'integrazione con le app bancarie: molte banche stanno sviluppando funzionalità che permettono agli utenti di pre-configurare prelievi tramite l’app, generando un codice QR o una richiesta Nfc da completare direttamente all’Atm.
Ecco come funzionano. Si avvicina la carta contactless o lo smartphone al lettore Nfc dell’Atm. Il sistema riconosce l’identità del cliente e richiede l’autenticazione (con pin o riconoscimento biometrico sul dispositivo mobile). Si seleziona l’operazione desiderata (prelievo, versamento o consultazione del saldo). Infine l’operazione viene eseguita e confermata, con la possibilità di ricevuta digitale.

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