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Florovivaismo

Verde, Parma in prima linea: aperta la fiera Greenitaly

Fino a domani iniziative e buyer da 30 Paesi

Verde, Parma in prima linea: aperta la fiera Greenitaly

di Asia Rossi

16 Ottobre 2025, 15:25

Le città faticano a respirare: il cemento soffoca, il caldo consuma. Ma sotto l’asfalto le radici continuano a cercare luce. Da questa spinta nasce «Greenitaly», il nuovo salone del verde Made in Italy, in corso alle Fiere di Parma fino a domani, che invita a ripensare il futuro partendo dalla natura come infrastruttura essenziale.
L’evento, che accoglie circa 130 operatori e buyer provenienti da 30 Paesi, si propone come punto di incontro tra produzione, design e sostenibilità. Tra esposizioni, incontri e installazioni, l’occasione racconta il mondo del florovivaismo e del paesaggio italiano, dove progettazione, architettura e sostenibilità si intrecciano per disegnare un nuovo modo di abitare.

L’inaugurazione, ieri, si è trasformata in un dialogo corale tra istituzioni, imprese e progettisti, un confronto che ha espresso una visione comune: il verde non è più ornamento, ma linguaggio che unisce etica, economia e vita quotidiana. Il presidente di Fiere di Parma, Franco Mosconi, ha ricordato che anche i luoghi della produzione stanno cambiando, poiché «sempre più architetti traggono ispirazione dalla natura». Per la consigliera regionale Barbara Lori, questa trasformazione è ormai concreta: «C’è una spinta che si sta trasformando in consapevolezza e Parma ha saputo interpretarla con sensibilità e attenzione».
A incarnare questa visione sono i progetti «KilometroverdeParma», che coinvolge aziende e amministrazioni nella creazione di aree verdi e boschi permanenti, e il «Bosco Ferrari», nato nel 2021 all’interno del progetto Formula Uomo di Ferrari Spa, con l’obiettivo di restituire bellezza al territorio attraverso la rinaturazione.
Sul tema si sono confrontati Dario Costi, docente dell’Università di Parma, Maria Paola Chiesi, vicepresidente del gruppo Chiesi, e Alessandro Chiarpotto, responsabile infrastrutture di Ferrari. Costi ha ricordato che «prima ancora che estetica, il progetto urbano è qualità della vita», mentre Chiesi ha sottolineato come «non è la città a servire l’uomo, ma l’uomo a riscoprire come vivere in equilibrio con la città». Chiarpotto ha raccontato il ruolo dell’impresa nella rigenerazione ambientale: «L’idea è restituire bellezza al territorio attraverso la rinaturazione, mostrando ciò che può nascere dall’integrazione tra pubblico e privato».
Hanno chiuso la giornata gli interventi di Sabrina Alfonsi (assessora all'Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, che si è soffermata sulla "strategia verde" della città) e l’architetto portoghese Inaki Zolo del gruppo Proap, che ha invitato a leggere il paesaggio come materia viva da cui ripartire, «lavorando per la topografia, per il tempo della terra».
Il verde è insomma la cerniera tra sviluppo e cura, tra innovazione e armonia. Come ha ribadito l’ad di Fiere di Parma, Antonio Cellie, «il verde non è più semplice decoro, ma infrastruttura strategica capace di connettere persone, imprese e territori». In fondo, il messaggio che «Greenitaly» lascia al termine della sua apertura è chiaro: la natura non chiede spazio, lo restituisce: in ossigeno, in bellezza, in futuro.

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