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PARMA

Auroradomus verso i 40 anni, incontro con Luca Mazzucchelli: “Prendersi cura di chi cura” diventa un invito a guardarsi dentro

Ospite d’eccezione lo psicologo e divulgatore di fama nazionale: un incontro per parlare di benessere, fiducia e persone

13 Novembre 2025, 17:49

Non un evento celebrativo, ma un momento per fermarsi e riflettere. Con l’incontro “Prendersi cura di chi cura”, Auroradomus, area sociale del Gruppo Colser-Auroradomus, ha voluto aprire un percorso di riflessione che accompagnerà la cooperativa nei prossimi mesi, in vista dei quarant’anni che saranno celebrati nel 2026.

Sul palco, lo psicologo e divulgatore Luca Mazzucchelli, autore tra i più seguiti in Italia per la sua capacità di rendere accessibili temi legati al benessere, alla crescita personale e alla psicologia contemporanea.

Mazzucchelli ha saputo coinvolgere e ispirare le oltre 300 persone presenti in sala e collegate online, invitando a riscoprire la centralità dell’ascolto, della fiducia e della cura di sé come premesse indispensabili per potersi prendere cura degli altri.

“La cura non è solo un gesto verso l’altro, ma un equilibrio da costruire dentro di noi ogni giorno – ha ricordato Mazzucchelli – perché solo chi sta bene può generare benessere intorno a sé.”

L’incontro, ospitato a Parma presso l’Auditorium della sede del Gruppo, ha rappresentato un momento simbolico di passaggio in un anno particolarmente significativo per il Gruppo, che nel 2025 ha celebrato i 50 anni di Colser e che nel 2026 festeggerà quelli di Auroradomus.

Ad aprire l’evento sono state Cristina Bazzini, Presidente del Gruppo Colser–Auroradomus, e Marina Morelli, Presidente di Auroradomus, che nei loro interventi hanno sottolineato come la cura e il benessere delle persone rappresentino il cuore dell’identità cooperativa.

“I traguardi raggiunti dalle realtà del Gruppo in questi lunghi anni – ha dichiarato Cristina Bazzini – raccontano la solidità e la continuità di un sistema cooperativo capace di evolversi e innovarsi nel tempo restando fedele ai suoi valori. Questo è anche il momento per accompagnare Auroradomus verso un nuovo capitolo della sua storia, in cui la centralità delle persone continuerà a essere la nostra forza.”

“Quarant’anni di cooperazione – ha aggiunto Marina Morelli – non sono solo un traguardo, ma un punto di partenza. Oggi più che mai sentiamo la necessità di prenderci cura delle persone che ogni giorno si prendono cura degli altri: perché il benessere, in una cooperativa come la nostra, è sempre un fatto collettivo.”

Il tema scelto, “Prendersi cura di chi cura”, esprime una precisa direzione culturale e organizzativa: rimettere al centro le persone che lavorano nella cura e nei servizi, valorizzando il loro ruolo, la loro motivazione e la loro salute psicologica come parte integrante della qualità del servizio.

Auroradomus rappresenta oggi una delle principali cooperative sociali del territorio con oltre 2.000 persone impegnate a livello nazionale nei settori anziani, disabilità, minori, educativo e sanitario. Fa parte del Gruppo Colser–Auroradomus, che comprende anche Colser e Saltatempo, realtà che condividono un modello d’impresa fondato su etica, professionalità e valore della persona.

L’incontro con Mazzucchelli segna il primo passo di un percorso che, nel corso del 2026, toccherà i territori e i servizi della cooperativa con eventi e iniziative dedicate a raccontare quarant’anni di cura, fiducia e crescita condivisa.

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