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Iren: aggiornato piano industriale al 2030, salgono i dividendi

Iren

13 Novembre 2025, 18:53

Il Cda del gruppo Iren ha approvato l'aggiornamento del piano industriale 2025-2030, con investimenti per 6,4 miliardi di euro e un piano di efficienze, per raggiungere un margine operativo lordo, Ebitda, di circa 1,6 miliardi e un utile netto di circa 400 milioni. La previsione di crescita del dividendo per azioni è dell’8% fino al 2027 e del 6% dal 2028 al 2030. È previsto inoltre un rafforzamento delle risorse umane con circa 2.400 assunzioni.
«Il piano industriale appena approvato - afferma Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo del gruppo Iren - si fonda su basi solide e concrete, grazie alla valorizzazione del nostro modello di business, a investimenti selettivi e alla rigorosa disciplina finanziaria. Abbiamo tracciato un percorso di crescita sostenibile e misurabile che ci porta a un Ebitda atteso nel 2030 pari a 1,6 miliardi di euro, al quale si aggiungono ulteriori potenziali upside legati alle opportunità di sviluppo organico e inorganico che il gruppo è oggi nelle condizioni di cogliere».
«L'approvazione del nuovo piano industriale segna l'avvio di una fase di trasformazione mirata che modificherà il nostro modello di business rendendolo ancora più efficiente, più focalizzato e maggiormente orientato alla creazione di valore. In particolare, tramite il piano di investimenti da 6,4 miliardi di euro, rafforzeremo le attività che esprimono il maggior potenziale di crescita e che garantiscono stabilità e visibilità nel medio-lungo periodo, come i servizi a rete e i termovalorizzatori» dichiara l’ad Gianluca Bufo.
«L'approvazione, congiuntamente al piano industriale, del piano di transizione al 2040 rappresenta una svolta strategica per il nostro gruppo: un percorso che ci porterà, grazie a un piano di investimenti mirato, a essere ancora più sostenibili, a utilizzare in modo più efficiente le risorse e a ridurre in maniera significativa il nostro impatto ambientale, dimezzando la carbon intensity» dichiara il vicepresidente del gruppo Moris Ferretti.

Nei nove mesi l'utile netto +12%, i ricavi +16%
La società ha chiuso i primi nove mesi del 2025 confermando «un solido trend di crescita». Il margine operativo lordo, Ebitda, è di 1.003 milioni di euro (+9%), supportato dal contributo di tutte le linee di business, dal piano di sinergie e dal consolidamento di Egea Holding. L’utile netto di gruppo è di 219 milioni (+12%), grazie anche all’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua. I ricavi sono a 4.840 milioni (+16%).
L’indebitamento finanziario netto è di 4.287 milioni (+5%), gli investimenti tecnici pari a 613 milioni (+10%), quelli finanziari di 511 milioni e includono principalmente l’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua per 283 milioni, oltre all’esercizio della call di acquisto del 100% e il consolidamento dell’indebitamento finanziario netto di Egea Holding. Gli investimenti sostenibili sono il 68%, in linea con il piano industriale, l’intensità carbonica pari a 320 grammi di anidride carbonica per kWh (-1%). La raccolta differenziata è al 70%, il numero complessivo dei dipendenti pari a quasi 12.000.
«Confermiamo la guidance per l’esercizio in corso, prevedendo come già anticipato una crescita più moderata nella restante parte dell’anno - sottolinea Dal Fabbro -. In particolare, ci attendiamo un Ebitda 2025 di 1.350 milioni di euro, un utile netto di 300 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro».
«I risultati ottenuti - ha aggiunto Bufo - rappresentano una base solida per proseguire nel percorso di sviluppo e nel raggiungimento degli obiettivi del nuovo piano industriale sostenuti anche da un miglioramento del rapporto tra indebitamento finanziario netto e Ebitda».
«I risultati in crescita - ha concluso Ferretti - confermano l’impegno e la professionalità delle quasi 12.000 persone che lavorano nel Gruppo Iren e che sono il vero motore dei successi che stiamo riportando».

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