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Oltre cento ragazzi a scuola di finanza con la Gazzetta a dialogo con gli esperti di Bankitalia e Ivass

Oltre cento ragazzi a scuola di finanza con la Gazzetta A dialogo con gli esperti di Bankitalia e Ivass

17 Novembre 2025, 13:18

I giovani si trovano oggi a dover fronteggiare situazioni e scelte finanziarie più impegnative di quelle vissute alla stessa età dai loro genitori. Dare ai ragazzi un’adeguata educazione in questo settore significa dotarli di una chiave di lettura della realtà sempre più necessaria per il loro presente e per il loro futuro. Conoscere i metodi di pagamento, saper prevenire le truffe (ormai quotidiane sul web), distinguere fra investimenti, risparmio e assicurazioni è ormai una necessità, anche se si è giovani studenti delle scuole superiori.
Proprio per loro è stato pensato l'appuntamento «Educazione finanziaria: uno strumento per il futuro!», evento organizzato dalla Gazzetta di Parma e che ritorna quest'anno mercoledì dalle ore 10 all'Ape Museo di strada Farini 32/a. L'obiettivo dell'incontro, a cui hanno aderito diverse scuole superiori del nostro territorio, è proprio quello di permettere ai giovani di acquisire competenze economiche indispensabili per fare scelte consapevoli per il loro futuro. Lo faranno in una mattinata dove si alterneranno dibattiti e momenti più interattivi per rendere ancora più semplice apprendere questa materia troppo spesso ancora poco conosciuta.
L'incontro, organizzato come detto da Gazzetta di Parma, vede la collaborazione di Fondazione Monteparma ed il patrocinio dell'Unione parmense degli industriali e del comune di Parma e sarà animato dagli interventi di Serena Marzucchi di Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) e Fabio Quintiliani di Banca d'Italia. All'incontro, moderato dal giornalista della Gazzetta di Parma Giuseppe Milano, parteciperanno anche Angela Vibi, vice presidente di Fondazione Monteparma, e Beatrice Aimi, assessora alle comunità giovanile del comune di Parma.
«La Banca d’Italia offre dal 2008 un programma di educazione finanziaria per le scuole, dalla primaria alla secondaria di II grado - spiega Fabio Quintiliani di Banca d'Italia - Quest'attività è affiancata da iniziative indirizzate direttamente agli studenti, come quella organizzata dalla Gazzetta di Parma, in cui, attraverso laboratori educativi, cerchiamo di incuriosire ragazzi e ragazze, e i docenti che li accompagnano, sui temi economico finanziari. Nel mese dell’educazione finanziaria solo in Emilia Romagna prevediamo di raggiungere con i nostri laboratori educativi circa 1.500 studentesse e studenti». E questo, conclude, «è molto importante per il loro futuro: per arrivare preparati al momento in cui dovranno fare scelte più complesse come ad esempio un finanziamento. Ma è importante sempre, perché nozioni di economia e finanza permettono di comprendere in maniera più completa la realtà e di partecipare in maniera attiva e informata alla società».
«È un vero piacere poter ospitare di nuovo a Parma due speakers di istituzioni nazionali come Banca d’Italia e Ivass in occasione del Mese dell’Educazione finanziaria per una sessione dedicata alla formazione dei ragazzi e delle ragazze delle scuole superiori - sottolinea l'amministratore delegato del gruppo Gazzetta di Parma - Il nostro gruppo sa di avere un ruolo di importante in ambito territoriale nella relazione e nel dialogo con il mondo delle scuole e quindi essere di nuovo in calendario tra le tappe ufficiali del progetto #NovembreEdufin2025 è un riscontro di apprezzamento per cui siamo grati al Comitato Edufin».
«In un mondo con complessità crescente, che evolve in modo molto veloce anche in ambito economico - conclude Pierluigi Spagoni - promuovere la diffusione delle conoscenze e competenze finanziarie, assicurative e previdenziali e sottolineando l’importanza di acquisirle sin da giovane età ogni età è l’obiettivo dell’incontro che si terrà il prossimo 19 novembre».
Obiettivi importanti anche a fronte di un gap che i giovani italiani scontano su questi temi rispetto ai loro coetanei europei. Fortunatamente da quest'anno l'educazione finanziaria è diventata obbligatoria a scuola nell'ambito dell'educazione civica, ma, dicono le ultime indagini dell'Ocse (l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), gli studenti italiani risultano ancora poco alfabetizzati in materia economica. In più solo il 37% dei ragazzi nel nostro Paese ha un conto in banca o un conto postale e solo il 29% possiede una carta prepagata contro, rispettivamente, una media del 63% e del 62% negli altri paesi Ocse. Numeri che confermano il valore di giornate come quella in programma mercoledì prossimo all'Ape Museo.

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