Il presidente Biden si sta dimostrando molto diverso rispetto a quello che ci saremmo aspettati. Ci si aspettava un anziano signore, tranquillo, in continuità rispetto alla presidenza Obama, del quale si era mostrato un dignitoso, ma sostanzialmente irrilevante, vicepresidente. La sua lunghissima esperienza parlamentare, accoppiata alla sua normalità di cittadino comune americano, lasciava intendere una presidenza di transizione, a riparazione dell’irruente arroganza di Trump, in attesa di una nuova generazione di candidati per il partito democratico.
Ma non sta andando così.
Sul piano della politica interna, Biden sta affrontando problemi connessi alle procedure di funzionamento della democrazia americana dopo la sbracatura di Trump, a partire dalle modalità di voto per posta e dal filibustering parlamentare. Con riguardo alla politica del bilancio, Biden ha promosso spesa enorme (per gli standard storici) per manutenzioni straordinarie e nuovi investimenti nelle infrastrutture, con un disavanzo pubblico ben oltre il 3 percento, ed una proiezione di rapporto debito/Pil al 2030 oltre il 110 percento.
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