Conforta e rassicura sapere che Mario Draghi abbia superato il temibile esame di Luigi di Maio. Pur senza accendere entusiasmi nel ministro degli Esteri, l’ex governatore della Banca d’Italia ed ex presidente della Banca Europea ha ricevuto un buon pre-giudizio cautamente positivo: «Mi ha fatto un’ottima impressione», ha confidato ai giornalisti il giovane politico campano.
L’impressione è un sostantivo che, pur accoppiato all’aggettivo superlativo, indica qualsiasi esperienza capace di suscitare una reazione comunque soggettiva e provvisoria. Dottor Draghi, lei è per ora sotto osservazione. Certo capiamo la sua condizione ansiogena, le notti passate a strologare il modo di convincere il ministro.
Ecco spiegato perché la vediamo in tv sempre con l’aria seria, tesa e preoccupata. Sembra quella di un cardiochirurgo la cui equipe abbia smarrito il cuore due minuti prima del trapianto. Dottor Draghi, lei ce la farà. E che fortuna.
Di Maio, sta diventando un personaggio di caratura mondiale. Ha sentito cosa ha detto il ministro? Riferisce che la Merkel gli ha pispigliato in un orecchio un sacco di elogi: «Mi parlato molto pene di sua pravura, pravo pravissimo e puon lavoro».
Tranquillo, dottor Draghi. Il ministro degli Esteri la vorrà con sé nella battaglia politica. Lei sarà al sicuro, non avrà più nulla da temere: Ubi DiMaio timor cessat.
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