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REGGIO EMILIA

Silk-Faw, il tribunale ordina di pagare gli stipendi di 15 dipendenti

"A noi non è arrivato alcun decreto al momento" dice Giovanni Lamorte, amministratore delegato di Silk Sports Car Company

Silk-Faw, il tribunale ordina di pagare gli stipendi di 15 dipendenti

23 Dicembre 2022, 09:43

Il tribunale di Reggio Emilia ha emesso i primi decreti ingiuntivi che obbligano Silk-Faw, la joint venture sino-americana delle supercar elettriche, a pagare gli stipendi arretrati ai dipendenti. Si tratta di una quindicina di lavoratori (in gran parte si sono tutti licenziati) che a fine agosto avevano fatto partire le lettere dai legali per richiedere la messa in mora della società, lamentando mancati pagamenti da giugno per un ammontare di circa 200mila euro.

«A noi non è arrivato alcun decreto al momento - dice all'agenzia Ansa Giovanni Lamorte, amministratore delegato di Silk Sports Car Company -. I dipendenti hanno ricevuto regolarmente le spettanze di quota parte Inps fino a ottobre e in questi giorni riceveranno quelle del mese di novembre. La nostra parte ancora non è stata versata in quanto stiamo aspettando l’arrivo dei finanziamenti».

Dopo le lettere, a fine settembre era stato stipulato un contratto di solidarietà per tutti i sessanta dipendenti in forza alla società. Il contratto prevede una riduzione di orario media massima dell’80%, come previsto dalla normativa, per andare incontro alla riduzione di attività che l’azienda sta avendo in conseguenza delle vicende finanziarie che la riguardano. L’azienda inoltre integrerà quanto previsto dalla normativa con una quota a proprio carico che coprirà buona parte della retribuzione dei lavoratori. 

Il progetto per il maxi stabilimento a Gavassa di Reggio Emilia - annunciato quasi due anni fa - non è mai decollato, tant'è che la compagine non ha ancora acquisito il terreno. Il Comune di Reggio ha fissato la deadline per marzo prossimo contestualmente all’approvazione del nuovo piano urbanistico generale, altrimenti la vocazione di parte dell’area interessata tornerà agricola. 

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