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Il caso

Stupro nel centro di Piacenza, il Comune non si costituisce parte civile

Stupro nel centro di  Piacenza, il Comune non si costituisce parte civile

Foto d'archivio

24 Marzo 2023, 19:19

Il Comune di Piacenza non si è costituito parte civile in un processo per violenza sessuale. Si tratta del caso del richiedente asilo arrestato il 21 agosto dalla polizia, accusato di aver stuprato una donna in mezzo alla strada, nel pieno centro della città. Un fatto che aveva anche creato scalpore e polemiche per la rapida diffusione sui social network di un video ripreso da un residente, e postato anche dall’allora candidata alle elezioni Giorgia Meloni.

«Nessuna comunicazione da parte della Procura della Repubblica è stata omessa. Il Comune di Piacenza non è infatti da considerarsi parte offesa del reato di violenza sessuale, né alcun atto è stato allegato dall’ente al fine di provare la sua legittimazione a costituirsi parte civile (ad esempio, statuto contenente la tutela del bene giuridico leso, consenso della parte offesa)», ha scritto in una nota ufficiale, il procuratore di Piacenza Grazia Pradella. «Non risulta - aggiunge Pradella - che il Comune di Piacenza si sia mai costituito parte civile in un procedimento di violenza sessuale».

In estate la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi aveva annunciato la costituzione.

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