QUALITA' DELL'ARIA
Foto d'archivio
Con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari delle opposizioni (centrodestra e Movimento 5 Stelle) il consiglio regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato il nuovo piano della qualità dell’aria, il Pair 2030.
Sono previste ltre 60 «azioni» per cinque ambiti di intervento: città e aree di pianura, trasporti e mobilità, energia e biomasse per il riscaldamento domestico, attività produttive, agricoltura e zootecnia. L’obiettivo è raggiungere nel più breve tempo possibile, e mantenere, i livelli di qualità dell’aria stabiliti dalle norme europee e nazionali in modo da evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi dell’inquinamento per la salute umana e l’ambiente. Il piano potrà contare su risorse per 154,6 milioni di euro, 64 dei quali nel primo triennio.
«Un Piano - dice la vicepresidente della Regione e assessora all’ambiente Irene Priolo - pensato e costruito non nell’ottica delle restrizioni ma delle opportunità. E che, per la prima volta, parte con una dotazione di risorse volte al miglioramento della qualità dell’aria, a cui concorreranno anche finanziamenti e misure delle programmazioni e pianificazioni settoriali. Un Piano che è frutto di un percorso durato circa un anno e mezzo, ricco di spunti e approfondimenti con il coinvolgimento, sin dall’inizio, dei firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, oltre che della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità e di tutta l’Assemblea legislativa».
Una delle principali novità riguarda i comuni coinvolti: se nel Piano precedente erano 33, fra cui tutti i capoluoghi di provincia, nel nuovo Piano sono 207, praticamente tutti quelli di pianura.. Confermata quindi l’estensione dell’ambito di intervento introdotta con le misure straordinarie del 2021.
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