Regionali, campagna rovente. Bonaccini: "Ugolini codarda"; Chiastra: "Lui, un bullo misogino”; Bignami: "Il dibattito lo faccia con me"

Botta e risposta, toni accesi riscaldano la campagna elettorale che precede le elezioni regionali. A dare il "la" è l'ex presidente Stefano Bonaccini che attacca frontalmente la candidata del centrodestra  Elena Ugolini sul suo profilo Facebook: "Non pensavo che la candidata di destra Elena Ugolini fosse così codarda da fuggire e rifiutare i confronti pubblici con Michele De Pascale. Se vuole evitare lui, visto che mi cita sempre, faccia un confronto con me. Scelga data e ora. Se non la conosci, l’Emilia-Romagna non puoi guidarla». L' europarlamentare e presidente del Pd ha stigmatizzato la sua scelta di non confrontarsi in un faccia a faccia pubblico con lo sfidante del centrosinistra, de Pascale.

Non sono mancate le repliche, con toni duri. In primis il consigliere comunale a Parma, Virginia Chiastra: “Ci sono frasi che mortificano, umiliano, isolano”, lo dice una campagna della Regione Emilia-Romagna contro la violenza sulle donne. Ma se ad apostrofare in modo aggressivo una donna è l’ex presidente della Regione Bonaccini, come la mettiamo? Cosa ne pensano gli amministratori e gli iscritti del PD delle parole di Stefano Bonaccini che ha pubblicamente apostrofato come ‘codarda’ la candidata del centrodestra Elena Ugolini? Mi rivolgo in particolare alle donne parmigiane del Partito Democratico: vi sentite rappresentate da Bonaccini? Ritenete offensive le sue parole nei confronti di Elena Ugolini? Cosa ne pensa l’assessore alle pari opportunità Bonetti, che del PD è una rappresentante della prima ora e che ha promosso nel settembre 2023 Re/Sister!, un festival femminista? Dalla sinistra ogni giorno si tenta di impartire a tutti lezioni di femminismo, poi Bonaccini definisce ‘codarda’ la candidata Elena Ugolini. Passo la palla a tutte le iscritte e le amministratici del Partito Democratico: prendete le distanze dall’atteggiamento da bullo misogino di Bonaccini o anche questa volta, per appartenenza al partito, non dite nulla? Basta con due pesi e due misure.” E, subito dopo, anche il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami:  "Sentire parlare di codardia da uno che è scappato a Bruxelles, anche no. Perché il dibattito non lo fai con me? Scegli data e ora. O scappi anche questa volta?».