Fondi europei
La ristrutturazione dell'ex Ospedale Estense, spazi che torneranno a nuova vita, un nuovo ponte, il sostegno ad attività culturali e servizi di tipo sociale. A Modena i fondi europei finanziano un robusto programma di rigenerazione urbana. Lo slogan: «Modena 2050, il futuro è adesso». Un futuro che affonda le radici in investimenti totali per 27 milioni di euro, a fronte di contributi dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e dal Fondo sociale europeo Plus per 19 milioni.
Nell'Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss) del Comune rientrano 6 progetti, che nelle scorse settimane sono state presentate dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini alle associazioni locali e al «Tavolo comunale per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva». E ora ognuno di essi prosegue con il proprio iter.
L'ex Ospedale Estense, un grande palazzo che risale alla metà del Settecento, spicca fra i 6 progetti strategici finanziati (anche) con fondi europei. Sono in arrivo quindi i fondi per il secondo stralcio della riqualificazione; il primo, con il consolidamento della struttura, è in via di completamento. Il secondo prevede interventi per circa 9,6 milioni di euro, di cui 6 milioni di Fondi strutturali europei 2021-2027 assegnati dalla Regione Emilia-Romagna. Nel concreto, questa fase della riqualificazione porterà all'ampliamento e sistemazione degli spazi del Museo civico e della biblioteca Poletti, con nuovi percorsi espositivi e nuove sale di lettura. L’iniziativa è collegata all'ampliamento delle Gallerie Estensi, che riguarda un’area di circa 2.700 metri quadrati dell’edificio e può contare su fondi ministeriali e del Pnrr.
L'ex Stazione Piccola, realizzata negli anni Trenta e finita in decadenza a cavallo dei due millenni, ospiterà le più moderne attività. Dopo la ristrutturazione infatti diventerà sede della Fondazione Its Maker. Quello che fu il «Fabbricato viaggiatori» diverrà sede della fondazione, con aule e laboratori per l'istituto tecnico superiore di specializzazione post-diploma. La rigenerazione dell'intera area ex Stazione Piccola nasce da un accordo tra Comune di Modena, Regione e Ferrovie Emilia-Romagna. È un progetto del valore complessivo di quasi 5,6 milioni, completamente finanziato con contributi del Por-Fesr 2021-2027.
Da ferrovia a pista ciclabile: è la «Diagonale verde» tra il Polo Leonardo e le frazioni di Cognento e Cittanova a sud-ovest. Dove un tempo sorgeva una ferrovia, ora si progetta un percorso ciclopedonale. Un primo tratto è stato completato; ora arriva il finanziamento di un secondo tratto in corso di progettazione, lungo 3,1 chilometri. Una «connessione verde» fra città e campagna. Si tratta di lavori per più di 4 milioni, finanziati con fondi europei per 1 milione 350mila euro.
Il nuovo ponte sul Secchia è un altro dei progetti coinvolti dall'agenda Atuss. Un collegamento - atteso da tempo - fra i territori comunali di Modena e Soliera (che si trova fra la città e Carpi). Un ponte esistente sarà sostituito da una nuova infrastruttura a doppia corsia, con passerella ciclopedonale. In questo caso l'intervento costa 6,95 milioni, finanziati dalla Regione (5 mln e 150mila euro, con un contributo dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e protezione civile) e per 1,8 mln da Comune di Modena, Provincia di Modena e Comune di Soliera.
Anche alcune attività sociali, quindi non solo infrastrutture, sono al centro di altri due punti fondamentali di questo programma. Dai Fondi strutturali europei 2021-2027 arrivano 350mila euro (su un totale di 437.500 euro) per potenziare il Laboratorio Aperto, che in un ex fabbricato Aem ospita iniziative per «la costruzione di comunità digitali» e servizi legati alla cittadinanza digitale. Un ex fabbricato industriale nel cuore della città diventa così un luogo di ricerca, innovazione e sperimentazione culturale e digitale, aperto a professionisti, startup, istituzioni e cittadini.
A Modena è previsto poi il rafforzamento dei «servizi per l'inclusione sociale». L'attuale Centro stranieri sarà trasformato in un «Centro servizi» per le persone che più hanno bisogno di assistenza sul territorio. Un progetto sostenuto da un finanziamento di 875mila euro totali, di cui 700mila di contributi europei. «L'intervento - dice una nota del Comune di Modena - garantirà il cofinanziamento della gestione dei servizi del Centro, che sarà affidata in appalto a un soggetto del Terzo settore».
Il commento del sindaco
«Con le risorse dell'Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile - commenta il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli - in continuità con i finanziamenti del Pnrr (tra i quali il bando rigenerazione e il Piano sulla qualità dell'abitare) e il Progetto periferie, stiamo restituendo ai modenesi aree della città rigenerate e riqualificate. La dotiamo di infrastrutture per la mobilità dolce e sostenibile che migliorano la sicurezza del territorio e rendono più fluidi i collegamenti, spesso completando interventi strategici già avviati o attivati negli ultimi anni. L'attenzione, però, non è rivolta solo alle infrastrutture, ma anche a potenziare azioni già consolidate per una comunità più inclusiva e che guarda al futuro, sia nel welfare che nell'innovazione».
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata