FIDENZA
Nei giorni scorsi i carabinieri di Fidenza hanno arrestato su ordine di un'esecuzione per la carcerazione di pene concorrenti, emesso dall’ufficio esecuzioni penali della procura della Repubblica di Firenze, un 56enne straniero senza fissa dimora in Italia. L’uomo è stato successivamente accompagnato nel carcere di Parma dove dovrà scontare la pena di 8 anni di reclusione e pagare una multa di 27.000 euro. Il 30 maggio sera era stata segnalata la presenza nei pressi di un supermercato di Fidenza di una persona che si muoveva con fare sospetto nel parcheggio. Ma l'uomo ai carabinieri, intervenuti, ha fornito una carta d’identità emessa da uno stato straniero: questo, oltre alla qualità del documento, ha insospettito i militari. L’uomo aveva anche difficoltà a ricordare con precisione la sua corretta data di nascita. I carabinieri lo hanno quindi accompagnato in caserma e sottoposto a rilievi foto dattiloscopici il cui esito a fornito generalità completamente diverse da quelle scritte sul documento esibito. E' stato identificato ufficialmente in un 56enne straniero senza fissa dimora in Italia e con alle spalle plurime vicende di polizia e condanne per reati vari. Alla banca dati in uso alle forze di polizia è risultato gravato da un provvedimento di carcerazione. Il 56enne aveva fatto perdere le proprie tracce da almeno due mesi dal suo domicilio in Toscana. A questo punto i carabinieri di Fidenza hanno notificato il provvedimento restrittivo al 56enne dichiarandolo in stato di arresto e l’hanno tradotto nel carcere di Parma per scontare la pena. Il documento falso fornito è invece stato sequestrato e per l’arrestato è anche scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma poiché ritenuto presunto responsabile di uso di atto falso.
È obbligo rilevare che l’odierno arrestato, solo in ordine alla denuncia in stato di libertà, è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.
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